The IT Crowd

E’ una serie che da dipendenza, ho viste le 24 puntate in tre giorni 🙂
Vero, The IT crowd non ha nulla a che fare con The Big Bang Theory e The Big Bang Theory, oramai, non ha nulla a che fare con il mondo geek/nerd.
Al contrario, The IT crowd rappresenta il mondo nerd, o meglio, rappresenta in modo canzonatorio, e spesso paradossale e surreale, il reparto IT di una qualunque azienda; i personaggi della sit-com sono la rappresentazione estremizzata dei suoi componenti.
Jen, la capo reparto che non capisce niente di tecnologia, Roy, un ingenuo nerd irlandese che spesso finisce nei casini, Moss, il genio disadattato incapace di relazionarsi e che ha come unico amico Roy. Chiunque abbia mai avuto a che fare con un reparto IT, riconosce almeno uno di questi personaggi, personalmente tutti e tre 🙂
Tutte le situazioni comiche nascono dalle loro manie, e sempre per le loro manie, diventano paradossali.
Lo humor è spesso invaso di doppi sensi e molto più spesso non politically correct.
Tra le puntate più esilaranti sicuramente quella sul teatro gay e quella su internet in un scatola.
Da vedere assolutamente.

Dimenticatevi The Big Bang Theory. Quella serie ha molto più in comune con serie come “Friends” che non con il fenomeno culturale di cui si prefigge di parlare, ovvero quello dei nerd. The Big Bang Theory parla di storie d’amore e amicizia, e qua e là è punteggiata di momenti in cui viene presentato il mondo dei cosiddetti nerd nella maniera più banalmente sterotipata possibile.
Pur restando nell’ambito della commedia, i personaggi di The IT Crowd, che pure sono delle divertenti macchiette, al contrario, si trovano sempre ad affrontare situazioni dove è il loro essere dei nerd al centro.
E in più, umorismo inglese. Anzi, meglio, irlandese, visto che Graham Linehan è il genio che ci ha già fatto amare Father Ted.