Incrocio fra Sherlock e Fargo / 15 Novembre 2022 in Inside Man

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La miniserie Netflix Inside Man mi è sembrata una figlia diretta della serie tv Sherlock, altra creatura televisiva di Steven Moffat, regista e sceneggiatore di questa produzione BBC, e del film Fargo (1996) dei Fratelli Coen.

Forse anche per questo, vista la decisamente scarsissima simpatia che nutro per il telefilm con Cumberbatch e Freeman, non ho apprezzato la parte “speculativa” di Inside Man, a fronte di una buona prova interpretativa di Stanley Tucci (con un bel doppiaggio italiano di Roberto Pedicini). Le intuizioni, i sofismi e la tendenza all’aforismo del suo personaggio mi sono risultati abbastanza indigesti.
Invece, la parte più coen-iana della storia, quella in cui un uomo qualunque si ritrova in mezzo a un bailamme grottesco e infernale (di derivazione hitchcockiana), che vede al centro David Tennant in versione “c***o di prete”, mi ha divertito, infastidito e, con i suoi eccessi, fatto riflettere.
Il principale trait d’union fra i due lembi di Inside Man è rappresentato dal personaggio della giornalista Beth (Lydia West), stereotipo della ragazza sveglia con una domanda sempre sulla punta della lingua, forse strettamente necessario dal punto di vista narrativo, ma francamente fastidioso (per quel che mi riguarda).

L’incredibile (ma non per questo improbabile) storia del vicario impone allo spettatore meditazioni sui concetti di onestà, morale, fideismo, giustizia e, per tutto il tempo, impone al pubblico di porsi la domanda che apre praterie di mumble mumble: “Cosa farei al posto dei Watling, padre, madre, figlio?”.

In sostanza, Inside Man è un buon prodotto d’intrattenimento , peraltro fortunatamente contenuto a soli 4 episodi della durata di un’ora ciascuno. A dispetto della postilla finale che apre un certo scenario e dei misteri legati al caso della testa mozzata che coinvolge Grieff (Tucci), Moffat ha già dichiarato che non ci sarà Inside Man 2. Sinceramente, spero davvero che sia così.

(Sei stelline e mezza)

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