valishzanzy

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 6 mesi fa

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 6 mesi fa

    Non è una trasposizione del romanzo distopico omonimo. Si tratta, questo, di un serial semplicemente ambientato in una realtà “ispirata” a quella teorizzata da Huxley nel lontano 1932 (e sulla carta può pure st […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 6 mesi fa

    Un prodotto soporifero come pochi.
    Lento, dispersivo, confuso, affollato di personaggi e storyline parallele (il titolo è Andor ma buonissima parte del focus è concentrato sulla vita privata di Mon Mothma – m […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 1 mese fa

    Cercare qualcosa di HP in questo muovo franchise è un’operazione inutile, sperare di trovare le stesse atmosfere e sensazioni è un’illusione, si tratta di due prodotti completamente diversi – nati da differenti e […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 1 mese fa

    Eccessivamente lungo, lento, si prende troppo sul serio per il tipo di pellicola, vuole darsi un tono patinato e pesca moltissimo (per quanto riguarda tecnica e contenuti) dai prodotti hollywoodiani con […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 2 mesi fa

    Un mistery in salsa palermitana. Peccato per la recitazione scadente, qualche difetto tecnico e una manciata di pistolotti ipercampalinistici fuori luogo, perché il prodotto in sé come concept e intreccio n […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 2 mesi fa

    Fondamentalmente è un western ambientato su di un pianeta alieno, con il deserto di Tatooine a fare da sostituto a quello nordamericano e i predoni Tusken al posto dei famigerati pellerossa[1]; su questo il […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 6 mesi fa

    Ed ecco che anche Verdone, come qualche anno fa Allen (al quale il nostro Carlo ha sempre guardato un po’, diciamocelo), si è cimentato nei serial.
    Come idea ci sta anche, eh, il problema è l’eccessiva l […]

    • Al contrario, penso che questa serie sia un buon esperimento narrativo, con il Carlo Verdone della serie che, palesemente, è Carlo Verdone, pur non essendolo (non so se mi spiego). Certo, è un prodotto Verdone-centrico e, forse, ha valore più psicanalitico che artistico ed è un po’ “ridondante” nell’abbondanza di sottotrame un po’ fini a se stesse, ma mi è sembrato interessante nel suo tentativo di essere un biopic sui generis, perlomeno nel panorama cinetelevisivo italiano.
      Di certo, mi è piaciuto più dell’ultimo film, Si vive una volta sola.

      • Ma infatti apprezzo molto l’idea di partenza, è la realizzazione che purtroppo mi insoddisfa. Mi spiego. Se dico che pur nella sua dichiarata innovatività l’ho trovato fondamentalmente noioso è perché oltre alla trama irrisolta (che storia vuole raccontare?) con annesse sottotrame futili e monche, e al tono ondivago della narrazione, ci ho trovato grossomodo quasi tutto il qualunquismo possibile e inflazionato: produttori fissati col “ma quanno se ride?” perché solo le risate vendono, sceneggiatori d’essais dalle idee sconclusionate, antipolitica spicciola, socialnetwork imperversanti, cronica incomunicabilità intergenerazionale, famiglia disfunzionale, contesti imbarazzanti, protagonista fondamentalmente incompreso da tutti, perfino i battibecchi con i domestici…il solito che c’è in giro, insomma, a cui si aggiunge la caratteristica verdoniana di essere sempre, come protagonista della vicenda, apparentemente l’unico del tutto lucido, dotato di buonsenso, sano di mente in un universo surreale e costretto ad avere a che fare con chi ha l’aria di provenire da un altro pianeta. Poca freschezza, insomma, almeno non abbastanza da giustificare un tale numero di episodi con un monte complessivo di 300 minuti per qualcosa che avrebbe potuto risolversi in un terzo del tempo; per quanto mi riguarda il medium serializzato andrebbe utilizzato per avere a disposizione i giusti tempi senza comprimerli forzatamente, non per dilatarli a dismisura giusto per mettere insieme un certo numero di episodi perché tanto i serial sono il prodotto del momento. Non capisco poi, tra il cast, la scelta di ****INIZIO SPOILER**** inserire Tortora, Haber e Morgan (a proposito, data la possibile “stilettata” a Sorrentino di cui fai menzione nel tuo commento, tutta la sequenza del ritiro in monastero – specialmente Morgan che canta in chiesa – l’ho trovata molto di sapore sorrentiniano, non so te) come sé stessi e Papaleo e Calabresi come personaggi inventati, in una commistione tra realtà e finzione che sa di strano ****FINE SPOILER****. Chi conosce il pensiero e gli aneddoti di Verdone un po’ di roba qui ce la ritrova, riconosce alcune sue idee sul cinema, sulla società, sui suoi film passati, sui rapporti personali, quindi condivido la tua opinione su quanto questo prodotto sia intrinsecamente autobiografico (per dirne qualcuna: ****INIZIO SPOILER****le benriuscite sequenze in cui fa visita alla malata terminale, qui rese comiche dal fondo amaro, sono la rivisitazione di un episodio veramente accadutogli e danno l’occasione per un’ideale discussione critica sui suoi film tra regista e pubblico; i battibecchi col produttore sono la somma di tanti contrasti avuti nei decenni con i produttori, quelli veri, come spesso raccontato; la “fissazione” per Compagni di scuola, film di cui va molto fiero, e la legittima ricerca di affrancarsi dal passato macchiettistico sono argomenti ricorrenti nei suoi discorsi sul cinema, come giustamente fai presente anche te nel tuo commento; la sua competenza farmacologica è nota a tutti, così come la sua riservatezza****FINE SPOILER****) pur nel suo essere un’opera di totale finzione. E siamo entrambi d’accordo anche circa l’ultimo film, oltre che su diverse altre robe che ho letto nel tuo commento a questa serie 🙂

        • Concordo anche sull’eccessiva lunghezza, sull’effetto straniante dei personaggi famosi che non interpretano se stessi e di quelli che, invece, lo fanno e sull’uso non particolarmente “innovatore” del mezzo seriale (ma, secondo me, ha fatto bene a provare, per vedere com’è fare una serie tv, diciamo).
          Invece, non sono del tutto d’accordo con la considerazione: “il solito che c’è in giro”, riguardo temi e argomenti. Verdone ha scelto di parlare di quel che sa e che conosce bene in prima persona. Se, poi, il racconto sa di già visto/sentito, Carlo-centrico e lui risulta quello più lucido tra tutti (ma ti confesso che non direi, in fin dei conti), beh, quello è un risultato -credo- volutamente lapalissiano.
          Detto questo, se la serie non ti ha convinto, è più che comprensibile e condivisibile: per dirti, io volevo mollarla dopo 3 episodi. Poi, ho iniziato ad apprezzarla un po’ di più (nonostante i suoi tanti limiti).
          Riguardo Morgan e Sorrentino: devo essere sincera, non ho pensato a Sorrentino, nell’episodio ambientato in convento.

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 7 mesi fa

    Un prodotto malriuscito come pochi per sfruttamento del concept, produzione e messa in opera. Trama inconsistente. Dialoghi imbarazzanti. Personaggi di carta velina. Prevedibilità massima.
    E l’ambientazione ’80s […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 2 anni, 8 mesi fa

    Forse uno dei migliori serial che sia riuscito a beccare negli ultimi tempi.
    Si presenta come un teendrama mistery, ma è in realtà molto più cupo, crudo, violento ed esplicito di quanto lo spettatore possa as […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa

    Nota: versione con aggiornamento S3

    S1-S2
    Aspettative altissime, per quanto mi riguarda, avendo particolarmente apprezzato l’omonimo romanzo di Neil Gaiman. Il prodotto l’ho trovato tutto sommato positivo: dal […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 2 mesi fa

    ***SPOILER***
    *
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    *
    *
    Sì, vabbe’, ma qualcuno dovrebbe pure spiegare com’è che in un centro di accoglienza di Roma stavano a guardare un telegiornale kazako….

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 2 mesi fa

    Apologia dell’egoismo.
    Si ride ogni tanto ma, voragini narrative a parte, l’ideologia qui propagandata (fai un po’ come caxxo te pare e fregatene degli altri, del partner, dei figli, del lavoro, degli amici, […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 4 mesi fa

    Prime due stagioni molto buone, ma più la narrazione procede nella linea temporale dalla Storia alla Cronaca più diviene fortemente ideologica, e quindi arbitraria e distorsiva (tutto ciò in modo fin troppo ev […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 4 mesi fa

    La protagonista è una pericolosa stalker, hacker e ladra. A un passo dalla serial killer nel profilo psicocriminale, viene quasi da dire. Colleziona anche “cimeli” della vittima accuratamente incellofanati e […]

    • Obvs se fosse stato un lui il film sarebbe stato un thriller/horror sul femminicidio e l’oppressione della donna ad opera del patriarcato. Se è una lei è solo il ritratto della tenerezza di un amore giovane, e tutto si risolve come una fiaba Disney.

      Comunque andando sulla pagina dell’attrice protagonista sembra ci siano due potenziali sequel “Ancora più bello” (2021) e “Sempre più bello” (2022).
      Chissà se il film prenderà una piega alla Lorena Bobbit alla fine.

      • @fiocolume: “se fosse stato un lui il film sarebbe stato un thriller/horror sul femminicidio e l’oppressione della donna ad opera del patriarcato”: non capisco. Qui, qualcuno di sesso maschile viene ucciso da uno di sesso femminile? Lui è oppresso dal matriarcato? Direi di no a entrambe le domande.
        Credo di capire di più quel che dice @noloter: “La protagonista è una pericolosa stalker, hacker e ladra”, è vero. A voler essere realisti, nelle sue premesse, il film non veicola messaggi granché positivi. Personalmente, io l’ho guardato a cuor leggero, senza rapportarlo troppo alla “vita vera” e senza soffermarmi sulla sua credibilità e, per quanto forzato, l’ho trovato un passatempo sul divano indolore.
        Ma, tornando al tuo commento, nella trama di questo film non ci sono vittime a causa di terzi, dal punto di vista fisico e/o psicologico, il ragazzo non rischia mai la propria incolumità. Perché questo parallelismo? 🙂

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 4 mesi fa

    Lo stile e l’atmosfera generale richiamano molto (troppo) il serial Britannia[1] (che già di suo richiama Vikings, tra l’altro), a partire dalla sigla di apertura e dalla grafica del titolo fino al concept dei […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 4 mesi fa

    E’ possibile realizzare una miniserie in cui tutti i personaggi sono assolutamente detestabili? Beh qualcuno c’è riuscito. L’impresa non è da poco.
    Un prodotto vuoto, scontato, che finge profondità ma in re […]

  • Da un paio di giorni ho apportato delle modifiche a una recensione, ma continua ad essere visualizzata sempre la “versione” precedente; quel che è strano è che da Modifica Recensione appare correttamente il testo “aggiornato” completo di modifiche.
    Ho già provato a cancellare cookies, cash e tutto il resto, ma senza risultato.
    Capita solo a me?

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 5 mesi fa

    Simpatico ma inconsistente, sembra mancare di conclusione. Più che una storia, un un piccolo mosaico di scene (più o meno chiuse e più o meno amarognole) che compongono una sorta di “giornata tipo” sul mare del li […]

  • Noloter ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 5 mesi fa

    Quella che era una tragicommedia dove spirito e dramma si alternano e si mescolano strappando sorrisi a bocca amara, è stata trasformata in una tragedia dai toni pesantissimi e cupi. E’ una rilettura, per […]

    • Ma… abbiamo fatto praticamente le stesse riflessioni! (Castellitto a parte)
      Però, mi sembra di capire che tu conosca molto bene il testo originale. Io no. Eppure, vedi che questo adattamento ha suscitato considerazioni simili su diversi punti.
      A fine visione, io ero angosciata, altroché.

      • Più che altro conosco (quasi a memoria) la versione televisiva del ’77, se ricordo bene più fedele al testo originario (se di testo si può parlare – più di soggetto, ecco, visto che come immagino sia noto Eduardo e i suoi aggiungevano battute, gesti, sfumature a seconda del momento) di quella anni ’60 che pure ho visto ma una volta sola, mentre ignoro del tutto le rappresentazioni teatrali tout court. Non mi reputo per niente un esperto in senso letterale. Però m’è piaciuto documentarmi sulla chiave di lettura che lo stesso Eduardo ha fornito per decodificare l’opera.
        Ho letto il tuo commento e in effetti, sì, abbiamo fatto le stesse considerazioni. Come te avevo anche io aspettative alte. Per provare a rispondere ad un tuo interrogativo: è vero che la storia dei Cupiello funziona benissimo come concetto anche nel nostro XXI secolo inoltrato (e non sarebbe stato per niente male se avessero fatto questa scelta), ma ci sono delle tematiche che, credo, sia difficile da incastrare bene (***inizio spoiler***non è più uno scandalo e una sventura epocale rompere un matrimonio come lo era negli anni ’30/’50 (all’epoca c’era, oltre il marchio del disonore, anche il carcere per adulterio se non sbaglio) per dire la prima che mi viene in mente, ma anche l’equivoco della lettera che Lucariello consegna a Nicolino sarebbe difficile da rendere nell’epoca della comunicazione istantanea, per dirne un’altra ***fine spoiler***). Almeno io mi do questa spiegazione 🙂

        • Credo che, con i giusti “compromessi”, anche quegli snodi narrativi avrebbero potuto trovare una giusta collocazione ai giorni nostri. Ma, ripeto, sono sicura che gli sceneggiatori abbiano preso in considerazione la cosa: se potessi, glielo chiederei 🙂

          Senti, non c’entra niente ed è una cosa molto futile, ma anche tu hai avuto l’impressione che sia “successo qualcosa” alla faccia della Confalone?

          • Sicuramente la soluzione a tutto si può trovare, infatti sarei curioso se qualcuno lo facesse davvero. A patto che sia tutto sensato 🙂
            Comunque, come te ho notato pure io un cambiamento fisionomico della Confalone. Io la ricordo col volto molto più affilato di così in Così parlò Bellavista, ma era pure il 1984. Credo che questo sia solo l’effetto dell’avere trentasei anni in più, ecco cosa è “successo” 😉 Non l’ho trovata una roba così strana, se devo dirlo.

            • Sarò cruda XD Io parlavo di ritocchi estetici (ma questo già ai tempi de Il vizio della speranza, sempre di De Angelis). Invece, io la trovo una roba strana, perché, per quanto lei sia una super attrice, da qualche tempo, ho l’impressione che la sua mimica facciale sia cambiata e non mi sembra una cosa legata solo all’età. Non mi sconvolgo, eh, però volevo capire se qualcun altro aveva avuto la mia impressione, niente di che.

    • @stefania
      Ah, dici? Non saprei proprio.

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