Aridatece Moccia / 25 Gennaio 2021 in Sul più bello
La protagonista è una pericolosa stalker, hacker e ladra. A un passo dalla serial killer nel profilo psicocriminale, viene quasi da dire. Pedina, fa appostamenti, impara a memoria spostamenti e abitudini, sottrae cellulari, raccoglie contatti, perlustra il web alla caccia di informazioni personali, video, foto, indirizzi, nomi e cognomi. Colleziona anche “cimeli” della vittima (il tizio su cui ha ossessivamente messo gli occhi) accuratamente incellofanati e catalogati. Ma è una ragazzina e per di più malata di una di quelle rarissime malattie incurabili sentite nominare solo in Dr. House e che fanno tanto teen-movie rosa strappalacrime madeinUSA (di un paio d’anni fa però), quindi invece che indignarsi si sorride, la si tollera e al più la si giustifica come “poverina” perdonandole tutto. Fosse stato lui a fare lo stesso, sarebbe già diventato materiale da galera alla prima annusata furtiva – ma che lo diciamo a fare.
Ecco, lui; identikit da fantasia erotica: bello, ricco che Bezos levete, atletico, intelligentissimo, elegante, tenebroso, sensibile, romantico, sciupafemmine ma che aspetta solo la donna giusta in grado di aprirgli finalmente il cuore senza badare allo status sociale e all’aspetto fisico – e, guardacaso, è inspiegabilmente proprio la creepy di cui sopra la predestinata dal destino.
Tutto smaccatamente finto, tutto oscenamente surreale. Situazioni, dialoghi, contesti, dinamiche. Le cose succedono perché sì, di fretta e senza logica. Personaggi secondari di cartone. Non c’è mai una vera lacrima né una risata.
Imbarazzante è dire poco. Si ride immaginando di star guardando solo una parodia di una commedia romantica. Io almeno ho fatto così.
Obvs se fosse stato un lui il film sarebbe stato un thriller/horror sul femminicidio e l’oppressione della donna ad opera del patriarcato. Se è una lei è solo il ritratto della tenerezza di un amore giovane, e tutto si risolve come una fiaba Disney.
Comunque andando sulla pagina dell’attrice protagonista sembra ci siano due potenziali sequel “Ancora più bello” (2021) e “Sempre più bello” (2022).
Chissà se il film prenderà una piega alla Lorena Bobbit alla fine.
@fiocolume: “se fosse stato un lui il film sarebbe stato un thriller/horror sul femminicidio e l’oppressione della donna ad opera del patriarcato”: non capisco. Qui, qualcuno di sesso maschile viene ucciso da uno di sesso femminile? Lui è oppresso dal matriarcato? Direi di no a entrambe le domande.
Credo di capire di più quel che dice @noloter: “La protagonista è una pericolosa stalker, hacker e ladra”, è vero. A voler essere realisti, nelle sue premesse, il film non veicola messaggi granché positivi. Personalmente, io l’ho guardato a cuor leggero, senza rapportarlo troppo alla “vita vera” e senza soffermarmi sulla sua credibilità e, per quanto forzato, l’ho trovato un passatempo sul divano indolore.
Ma, tornando al tuo commento, nella trama di questo film non ci sono vittime a causa di terzi, dal punto di vista fisico e/o psicologico, il ragazzo non rischia mai la propria incolumità. Perché questo parallelismo? 🙂