sofia

  • aminta ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 1 mese fa

    Provo a fare un punto, a distanza di anni, su questo film che ho trovato terribile/orribile e che a distanza di tempo se non mi risulta più così abominevole mi lascia disarmata. C’è qualcosa di fondamentale che qu […]

  • aminta ha scritto un nuovo articolo 1 anno, 6 mesi fa

    Mi sono sentita e sono rimasta abbastanza di ghiaccio. Mentre la storia, l’animazione, lo sfondo, i dettagli mi coinvolgevano e convincevano e divertivano, andando verso un piacevolissimo effetto ritorno […]

    • Sollevi una questione molto interessante che, sinceramente, non avevo preso in considerazione, quando ho visto il film, alcuni anni fa.
      Così, mi sono messa a cercare un po’ di informazioni sui personaggi, perché ti confesso che non ricordo molti dettagli di Zootropolis.

      Mr. Big è una particolare specie di toporagno, quello artico (tanto che, nel film, i suoi scagnozzi sono orsi bianchi), e non un ratto. Sono entramb muridi, come il topo comune.
      In teoria, la scelta di un animale così piccino per impersonare un boss del crimine è in linea con la morale del film: per affermarci nella società, tutti lottiamo contro i nostri limiti (in questo caso, le dimensioni ridotte).

      Però, ho capito cosa intendi, circa l’accostamento italiani-ratti. L’abbinamento del film è più “innocente” di così, ma è pur vero che, a pensarci sopra, il binomio appaia lampante.
      Se, davvero, l’accostamento avesse scopi maliziosi (leggi: denigratori), che, in caso di corrispondenza, dubito che verranno mai ammessi, si tratterebbe di una scelta esecrabile e, effettivamente, il film sarebbe ampiamente ipocrita.
      Ti ringrazio per aver messo in luce questo dettaglio che non mi pare sia stato affrontato, perlomeno in Italia, al di fuori di qualche discussione online. Fondato o meno, lo trovo interessante.

      Però, per quel che riguarda gli accenti locali (escluso quello di Mr. Big che, anche nella versione originale, parla -e gesticola- con cadenza italoamerican-iota, il che, a prescindere dall’animale impiegato, identifica gli unici italiani del film con dei criminali dalla tipizzata estetica mafiosa), vedi bene che siamo i primi a darsi la zappa sui piedi, a proposito di stereotipi culturali (non che questo giustifichi l’eventuale “malizia” di cui sopra, eh).

      • Ti ringrazio, mi rincuora che la ricerca sul tipo di animale non corrisponda ad un ratto e forse mi aveva colpito e condizionato il fatto che mentre viene minacciato uno dei personaggi chiama Mr Big ‘ratto’ quindi forse ho associato l’animale direttamente.
        Il film mi è piaciuto e mi ha creato uno strano stato tra l’apprezzamento e la frustrazione.

        • La sensazione che provi, per caso, è dalle parti di: “Mi sono divertita, guardando un film che mette in scena con nonchalance questo e quell’altro stereotipo e quell’altro ancora e io, nella vita reale, li aborro tutti! Argh! Com’è possibile?”

          • Forse è stato ancora più strano.. mi rendevo conto di stare guardando tutto con felicità, proprio per usare la parola più diretta e semplice, sorriso deliziato per piccoli dettagli (per esempio l’arrivo nella tenuta del pangolino) e poi alla scena con Mr Big ero del tipo ‘ma..noooh’ e la seconda parte del film l’ho seguita invece con quella sensazione che descrivi tu, un misto di ‘che bello!’ e ‘accidenti no!’

  • aminta ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa

    Non che American Life sia un titolo terribile come nel caso di Se mi lasci ti cancello, ma continuo a non capire il perché di questi spostamenti di parole e di senso – ad un certo punto durante la visione abbiamo […]

  • aminta ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 1 mese fa

    Non un grande film ma neanche quello che il titolo italiano porterebbe a pensare. Fratelli in erba da Leaves of Grass.. non so come si faccia, come facciamo a passare al rasoio così i titoli stranieri. Conoscevo […]

  • aminta ha scritto un nuovo articolo 3 anni, 2 mesi fa

    La prima recensione che scrivo la dedico alla fotografia che qui io trovo di un folgorante incredibile. Da fotografa, da designer di libri fotografici annoto per me stessa che è da studiare e voglio ricordarmi di […]

    • Benvenuta! 🙂
      In questa, come in tutte le schede-film/serie tv su NientePopcorn.it, trovi un elenco di siti di streaming legale dove recuperare i vari contenuti. Se clicchi sul logo della piattaforma che hai scelto, atterri subito sul sito (o sull’app).

      In questo caso, ti confermo che, su Mubi, questo film di Truffaut è disponibile col doppio audio italiano e francese + sottotitoli in italiano.

      Altrimenti, puoi acquistare il dvd, per esempio via Amazon. Nelle schede-film/serie tv, sotto la locandina, trovi sempre il bottone “Acquista su Amazon”, che, con un link diretto, ti porta sulla piattaforma, all’elenco con i prodotti relativi a quel titolo.

      • Grazie! Ero giusto adesso sul sito di Mubi che uso periodicamente e stavo pensando di rinnovarlo per Marzo. Proverò allora la versione francese con i sottotitoli!