I più bei cartoni trasmessi in tv negli anni ’80
Nostalgia canaglia… Fra le serie tv più famose, compaiono anche tanti titoli anni 80. Molti di loro sono cartoni animati famosi soprattutto tra chi è stato bambino quando la programmazione tv delle reti nazionali e, soprattutto, di quelle regionali abbondava di serie animate giapponesi e cartoni americani legati a famosi brand di giocattoli.
I migliori cartoni animati giapponesi: un passepartout per il Sol Levante
Gli anime, i cartoni giapponesi amati dai ragazzini di tutta Italia e odiati da molti genitori, intellettuali e pedagogisti di quegli anni per via di un uso massiccio di lacrime e violenza, sono stati l’inaspettato passepartout di almeno una generazione di telespettatori per l’incredibile ed esotico Giappone.
Nel suo saggio cult Le anime disegnate, Luca Raffaelli ricorda che: “I cartoni giapponesi erano considerati brutti, cattivi e fastidiosi. E stupidi erano considerati, generalmente, tutti quelli che li guardavano”. Ma era una forma di paura preventiva, un atteggiamento in base a cui si disprezza ciò che non si conosce e che si presume sia difficile da approcciare e comprendere.
Proprio grazie agli anime anni 70 e 80, invece, usi e costumi del Sol Levante sono diventati familiari anche nelle case italiane, grazie a un insolito mix di tradizioni secolari, estetica ipertrofica e affascinanti nomi di robot sofisticati e invincibili come samurai del futuro.
La tv dei ragazzi degli anni 80
Maghette e robottoni giapponesi (majokko e mecha) condividevano lo schermo con i migliori cartoni Disney, i classici di Hanna & Barbera e MGM, le serie animate dei personaggi dei giocattoli Mattel e Hasbro e qualche cartone animato francese o nordeuropeo.
La tv dei ragazzi abbondava di eroi e fantasia. Forse, il politically correct non era di casa, ma coraggio, ironia e iperboliche invenzioni narrative abbondavano.
I piu bei cartoni anni ’80 snocciolavano rievocazioni storiche, adattamenti di romanzi per ragazzi, avventure nello spazio, duelli sportivi, racconti d’amore e un elenco supereroi poco convenzionali davvero affollato.
Revival anni Ottanta: le playlist su YouTube e i cartoni su Mediaset
Ormai è appurato: non si esce vivi dagli anni ’80. Oltre al revival foraggiato da serie tv come STRANGER THINGS (2016-), che hanno contribuito a rilanciare i reboot di serie a cartoni come SHE-RA (2018), disponibile su Netflix, ultimamente YouTube si è popolato di playlist (in lingua inglese), più o meno autorizzate, che contengono tutti gli episodi di cartoni animati come HE-MAN e BRAVESTARR.
Sui canali Mediaset Italia 1 e Italia 2, parte dei palinsesti è ancora occupata da cartoni e anime anni 80 e 90. Sul sito Mediaset Play, la sezione Evergreen è dedicata agli ultimi film di Lupin III andati in onda in prima e seconda serata e alle puntate dei cartoni trasmessi all’ora della colazione o in pausa pranzo. Per esempio, in questi giorni, è possibile vedere gli ultimi episodi di OCCHI DI GATTO, KISS ME LICIA o LADY OSCAR.
10 cartoni animati anni 80: serie tv animate complete da vedere in streaming gratis
Per farvi zompare il cuore in petto come se fosse CHOBIN, abbiamo deciso di proporvi un elenco cartoni animati anni 80. Si tratta di una lista composta da 10 serie tv animate complete (più un super bonus) da vedere in streaming legale e praticamente gratis. Sono tra i cartoni animati più famosi dell’infanzia di chi guardava la tv con una crostatina del Mulino Bianco in una mano e un succo di frutta Billy nell’altra e comprendono anche alcuni dei migliori anime trasmessi in Italia più di trent’anni fa.
Cliccate sulle locandine, per aprire le schede-serie tv e scoprire voti e commenti degli utenti di NientePopcorn.it.
I contenuti in streaming video che vi segnaliamo sono fruibili perlopiù gratis (grazie ai periodi di prova offerti dai vari servizi streaming in abbonamento disponibili in Italia). NientePopcorn.it sceglie e comunica in maniera indipendente prodotti e servizi.
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1. “L’imbattibile Daitarn 3” (1978-1979)
Titolo originale: Muteki Kôjin Daitân 3.
Curiosità: una delle caratteristiche principali di DAITARN 3, uno degli anime con robot giapponesi più famosi di sempre anche in Italia, è l’estrema dinamicità, le prospettive ardite, l’uso delle onomatopee, come nei fumetti americani. E, soprattutto, i bagliori circolari (in inglese, lens flares), uno dei marchi di fabbrica del suo animatore, Kanada Yohinori, conosciuti proprio come “luci di Kanada”.
Numero di episodi: 40 (25 min. cad.).
Data della prima messa in onda in Italia: 1980.
“Daitarn 3” è disponibile su: VVVVID (gratis), Netflix (abbonamento).
La sigla originale italiana di “Daitarn 3” è cantata da I Micronauti.
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2. “Lamù la ragazza dello spazio” (1981-1986)
Titolo originale: Urusei Yatsura.
Curiosità: la folle LAMÙ, la bella aliena in bikini animalier, è uno dei manga più famosi dell’autrice Takahashi Rumiko (1978-1987). Dai volumetti pubblicati dalla famosa casa editrice Shogagukan, sono stati tratti una serie tv animata regolare, andata in onda in Italia a partire dal 1983, film d’animazione (un paio sono diretti da Oshii Mamoru) e una decina di original anime video (OAV), cioè anime realizzati per il mercato home video tra il 1987 e il 1989.
Numero di episodi: 8 OAV (circa 60 min./cad.).
Data della prima messa in onda in Italia: 2011.
Gli OAV di “Lamù” sono disponibili su: Paramount Network (gratis).La sigla originale italiana di “Lamù” è cantata da Noam Kamiel (l’identità del cantante è stata svelata solo recentemente).
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3. “Holly e Benji – Due fuoriclasse” (1983)
Titolo originale: Kyaputen Tsubasa.
Curiosità: HOLLY E BENJI è un anime tratto da un manga sportivo (spokon) creato da Takahashi Yoichi nel 1981. Negli anni, ha dato vita a una serie di sequel che mostrano le avventure dei vari protagonisti nei club di calcio di tutto il mondo. Per esempio, sapete che, nella serie HOLLY E BENJI FOREVER (2001), pensata per i mondiali FIFA di Corea e Giappone del 2002, Holly gioca a Barcellona, nella squadra fittizia del Catalunya? E che il potente Mark Lenders e le sue maniche arrotolate finiscono per giocare in una squadra italiana, il Piemonte, che ricorda decisamente la Juventus?
Data della prima messa in onda in Italia: 1986.
Numero di episodi: 128 (circa 28 min./cad.).
“Holly e Benjy” è disponibile su: YouTube (canale ufficiale Yamato Video).
La sigla originale italiana di “Holly e Benji” è cantata da Paolo Picutti.
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4. “Il fiuto di Sherlock Holmes” (1984)
Titolo originale: Meitantei Holmes.
Curiosità: l’anime IL FIUTO DI SHERLOCK HOLMES è nato dalla collaborazione tra il regista giapponese Miyazaki Hayao e l’italiano Studio Pagot, già creatore di Calimero e dei suoi famosi Caroselli. IL FIUTO DI SHERLOCK HOLMES è un cartone animato ispirato ai romanzi e ai racconti scritti da Sir Arthur Conan Doyle tra il 1887 e il 1927 che hanno per protagonisti il celebre investigatore vittoriano Sherlock Holmes e il suo assistente Watson.
Numero di episodi: 26 (25 min./cad.).
Data della prima messa in onda in Italia: 1984.
Disponibile su: RaiPlay (gratis). Sul sito Rai, sono disponibili solo i primi 6 episodi restaurati, in sostanza quelli diretti da Miyazaki.
La sigla originale italiana di “Il fiuto di Sherlock Holmes” è cantata dai Complotto.
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5. “I Puffi” (1981-1989)
Titolo originale: The Smurfs.
Curiosità: la serie tv a cartoni animati I PUFFI è tratta dai fumetti dei belgi Pierre Culliford, in arte Peyo, e Yvan Delporte pubblicati per la prima volta nel 1958. In origine, i Puffi erano personaggi secondari di un’altra serie a fumetti, John e Solfamì (Johan et Pirlouit), ambientata nello stesso Medioevo fantastico. I cartoni dei Puffi sono stati prodotti da Hanna & Barbera a partire dai primi anni Ottanta e la prima stagione ricalca abbastanza fedelmente i corrispondenti albi di Peyo.
Numero di episodi: 258 (circa 22 min./cad.).
Data della prima messa in onda in Italia: 1981.
Disponibile su: Netflix (abbonamento). Sulla piattaforma, è disponibile solo la prima stagione, composta da 40 episodi.
La prima sigla italiana de “I Puffi” è cantata da Cristina D’Avena.
https://www.youtube.com/watch?v=aZSV3vG2SXA
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6. “Gundam” (1979-1980)
Titolo originale: Kidô Senshi Gundam.
Curiosità: la serie originale di GUNDAM, conosciuta anche come MOBILE SUIT GUNDAM, ha dato vita a un franchising molto florido e ancora attivo. GUNDAM è uno dei più longevi robottoni da combattimento con pilota umano (mobile suit) e una delle voci di punta delle entrate dell’azienda Bandai, specializzata in Gunpla, i fedelissimi modellini in plastica delle tante versioni del robot antropomorfo.
Numero di episodi: 42 (30 min./cad.).
Data della prima messa in onda in Italia: 1980.
Disponibile su: Amazon Prime Video (abbonamento).
La sigla italiana originale di “Gundam” è cantata da Peter Rei.
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7. “Gigi la trottola” (1981)
Titolo originale: Dash!! Kappei.
Curiosità: la serie a cartoni animati GIGI LA TROTTOLA è tratta da un manga sportivo in cui le mille competizioni in cui si cimenta Gigi (o Kappei) sono quasi un accessorio. A decretare il successo di fumetto e anime, piuttosto, è stata l’ironia con cui veniva descritto il buffo protagonista (e la sua mania per le mutandine bianche…).
Numero di episodi: 27 (25 min./cad.).
Data della prima messa in onda in Italia: 1983.
Disponibile su: Paramount Network (gratis).
La sigla italiana originale di “Gigi la trottola” è cantata da I Cavalieri del Re.
https://www.youtube.com/watch?v=i7suEMwO0S4
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8. “Yattaman” (1977)
Titolo originale: Yattâman.
Curiosità: l’anime YATTAMAN, prodotto dalla casa di produzione Tatsunoko, è uno dei cartoni animati che compone la serie Time Bokan. Ne fanno parte anche altri cartoni arrivati in Italia negli anni ’80, come CALENDAR MEN (Yattodetaman, 1982) e I PREDATORI DEL TEMPO (Tai otasukeman, 1986). Dalla serie a cartoni animati, il famoso regista giapponese Miike Takashi ha tratto un film in live action, YATTAMAN (2008).
Numero di episodi: 25 (circa 25 min./cad.).
Data della prima messa in onda in Italia: 1983.
Disponibile su: Paramount Network (gratis).
La sigla italiana originale di “Yattaman” è cantata da I Cavalieri del Re.
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9. “Siamo fatti così” (1987)
Titolo originale: Il était une fois… la vie.
Curiosità: in Italia, il cartone animato SIAMO FATTI COSÌ è conosciuto anche come ESPLORANDO IL CORPO UMANO e, con maggiore fedeltà al titolo originale, C’ERA UNA VOLTA LA VITA: LA FAVOLOSA STORIA DEL CORPO UMANO. La serie è stata creata e prodotta in Francia da Albert Barillé e dal suo studio, Procidis. Come altri cartoni animati di Barillé, SIAMO FATTI COSÌ ha una funzione divulgativa, di integrazione e supporto al normale percorso di studi dei bambini tra gli 8 e i 12 anni.
Numero di episodi: 26 (circa 25 min./cad.).
Data della prima messa in onda in Italia: 1989.
Disponibile su: Amazon Prime Video, Netflix (abbonamento). Su Prime Video, c’è anche un altro cartone Procidis: C’ERA UNA VOLTA L’UOMO (Il était une fois… l’Homme, 1978-1979).
La sigla italiana originale di “Siamo fatti così” è cantata da Cristina D’Avena.
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10. “Hurricane Polimar” (1974)
Titolo originale: Hariken Porimâ.
Curiosità: come altri anime della Tatsunoko, fra cui TEKKAMAN (Uchû no kishi Tekkaman, 1975), GATCHAMAN (Kagaku ninja tai Gatchaman, 1972) e KYASHAN (Shinzô ningen Kyashân, 1973), HURRICANE POLIMAR consiste in una rielaborazione in chiave giapponese dei supereroi americani e dei loro cliché. Gli eroi fantascientifici della Tatsunoko erano concepiti per essere esportati all’estero. Oltre alle fattezze caucasiche dei personaggi, infatti, questi anime sono pieni di riferimenti alla religione cristiana e all’architettura occidentale.
Numero di episodi: 26 (25 min./cad.).
Data della prima messa in onda in Italia: 1979.
Disponibile su: VVVVID (gratis), Amazon Prime Video (abbonamento). Su entrambe le piattaforme, sono disponibili anche KYASHAN IL RAGAZZO ANDROIDE e TEKKAMAN.
Non esiste una sigla italiana di “Hurricane Polimar”. L’anime è stato trasmesso con le sigle originali giapponesi cantate da Sasaki Isao.
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“Dororo” (1968) di Osamu Tezuka
Titolo originale: Dororo.
Curiosità: l’anime DORORO non è mai stato trasmesso dalla tv italiana. Perciò, vogliamo darvi la possibilità di guardare in streaming questa chicca firmata Tezuka Osamu (1928-1989). Conosciuto in Giappone come “il dio del fumetto” (manga no kamisama), con la sua opera Tezuka ha rivoluzionato il mondo dei manga e degli anime. Ha saputo rielaborare la ricca tradizione orale e lettararia del Giappone ed è stato il primo autore nipponico a individuare i temi della cultura occidentale da adattare alla sensibilità e alle tradizioni locali per far divertire, commuovere e avvincere il pubblico giapponese. A Tezuka, dobbiamo anime cult come KIMBA IL LEONE BIANCO (Janguru taitei, 1965) e ASTRO BOY (Tetsuwan Atom, 1963 e 1980), il primo cartone giapponese esportato negli USA, molto probabilmente visto anche da Stanley Kubrick, sicuramente da Steven Spielberg (vedi, A.I., ma anche E.T.). L’anime DORORO è tratto dall’omonimo fumetto pubblicato da Tezuka tra il 1968 e il 1969 in formato tankōbon. è ambientato nel Giappone feudale, nel belligerante e oscuro periodo Sengoku (1467-1603). Dororo è un vivace ragazzino che accompagna nei suoi pellegrinaggi il samurai Hyakkamaru, alla ricerca di demoni da uccidere, al fine di sfuggire a una maledizione che lo perseguita dalla nascita. Caratterizzato da un character design tipicamente tezuk-iano, DORORO è un cartone animato per adulti, violento, visionario e appassionante.
Numero di episodi: 26 (circa 27 min./cad.).
Disponibile su: VVVVID (gratis), in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Bibliografia essenziale
Luca Raffaelli, Le anime disegnate, minimum fax, 2005.
Guido Tavassi, Storia dell’animazione giapponese, Tunué, 2017.
Marco Pellitteri, Mazinga nostalgia, Coniglio Editore, 2008.
[Nella foto principale: YATTAMAN. Photo Credit: Tatsunoko/Fuji Tv].