NientePopcorn

“True Detective 3”: com’è la terza stagione della serie tv HBO?

Leggi la nostra recensione della terza stagione di True Detective sul sito di Nientepopcorn.

Il ritorno di “True Detective”

Il 13 gennaio, la HBO ha trasmesso i primi due episodi della terza stagione della serie tv antologica TRUE DETECTIVE, fra i ritorni più attesi del 2019.
In Italia, sono andati in onda in contemporanea, in lingua originale con sottotitoli, a notte fonda, su Sky Atlantic.
Attualmente, sono visibili in streaming sulle piattaforme SkyGo e NowTv. La versione doppiata di TRUE DETECTIVE 3 andrà in onda su Sky Atlantic ogni lunedì, alle 21:15, a partire dal 28 gennaio.

“True Detective” e i misteri della Louisiana

Woody Harrelson e Matthew McConaughey nella prima stagione di “True Detective” (2014)

Rispettando la natura autoconclusiva del progetto seriale, la trama di TRUE DETECTIVE 3 è completamente slegata dalle due stagioni precedenti.
La prima, andata in onda nel 2014, ha rappresentato un vero caso mediatico, portando alla ribalta Pizzolatto e il suo regista, Cary J. Fukunaga, e vincendo 5 Emmy 2014. La coppia di detective protagonisti formata da Rust Cohle (Matthew McConaughey) e Marty Hart (Woody Harrelson) alle prese con una serie di omicidi nella profonda Louisiana ha conquistato subito il pubblico e la critica internazionale con un mix di ottime musiche (curate da T Bone Burnett), una sigla di apertura che ha fatto storia, efferati assassinii avvenuti in un passato non troppo lontano che hanno effetti anche nel presente, ottime caratterizzazioni, tormenti personali e affascinanti richiami letterari.

[amazon_link asins=’B00ORL9Z4U,B00OSPC3ZS,B072JBKCS9′ template=’ProductCarouselNp’ store=’questaseranie-21′ marketplace=’IT’ link_id=’ 69620c80-0433-4207-8f65-1671587237db’]

La California di “True Detective 2”

Rachel McAdams e Colin Farrell in “True Detective 2” (2015)

Oltre che afflitta da qualche incertezza in fase di sceneggiatura, dall’assenza di Fukunaga alla regia e vittima della grande notorietà della stagione d’esordio, TRUE DETECTIVE 2 (2015) non è riuscita a mantenere le alte aspettative maturate nei suoi confronti e non ha ricevuto gli stessi felici riscontri.
La seconda stagione della serie HBO è ambientata a Vinci, una immaginaria città della California, in cui si muovono diversi personaggi: l’imprenditore Frank Seymon (Vince Vaughn), il detective Ray Velcoro (Colin Farrell), la collega Ani Bezzerides (Rachel McAdams), il poliziotto reduce di guerra Paul Woodrugh (Taylor Kitsch).
Anche in questo caso, i destini dei protagonisti si intrecciano per via di un’indagine legata a un omicidio che ha origini temporali lontane.

“True Detective 3”: ai piedi degli Ozark

Stephen Dorff e Mahershala Ali in “True Detective 3” (2019)

TRUE DETECTIVE 3 cambia ancora le carte in tavola e sposta la location ai piedi dei monti Ozark, fra Arkansas, Oklahoma e Missouri, segnando un ritorno alle ambientazioni rurali del ciclo d’esordio che hanno contribuito indubbiamente al successo della serie tv.
I nuovi episodi, però, conservano un altro tratto narrativo fondamentale in comune con entrambe le stagioni precedenti. Anche in questo caso, infatti, il racconto si dipana su più piani temporali, mostrando agli spettatori eventi che si svolgono nell’arco di 30 anni, in tre precisi momenti: 1980, 1990, 2015.
Il protagonista è il detective Wayne Hays (Mahershala Ali). Al suo fianco, ci sono il collega Roland West (Stephen Dorff) e l’insegnante, moglie e scrittrice Amelia (Carmen Ejogo).
Hays, reduce dal Vietnam, viene coinvolto nelle indagini sulla scomparsa di una coppia di bambini caratterizzata da elementi decisamente inquietanti. Il caso segna indelebilmente la sua vita privata e quella delle persone che collaborano con lui.

“True Detective”: ritorno alle origini?

Mahershala Ali nella versione invecchiata del detective Wayne Hays, in “True Detective 3” (2019)

Guardando l’esordio di TRUE DETECTIVE 3, ci si sente portati a nutrire molte speranze nei confronti di questo nuovo racconto autoconclusivo.
È inutile reclamare a gran voce il fascino della prima, irripetibile, stagione.
Però, grazie anche all’interpretazione di Maherhsala Ali, credibilissimo anche nella versione più invecchiata, l’impressione che deriva dalla visione delle prime due puntate è che Pizzolatto abbia imboccato la strada giusta per creare un altro interessante universo criminale con personaggi in chiaroscuro e una trama accattivante in cui il valore della memoria e della percezione dei ricordi potrebbe assumere un ruolo molto importante.

Gli ascolti dei primi due episodi di “True Detective 3”

Mahershala Ali in “True Detective 3” (2019)

Negli Stati Uniti, gli ascolti degli episodi andati in onda pochi giorni fa sono molto buoni, ma si attestano ben al di sotto di quelli raggiunti dalle premiere delle due prime stagioni. Stando ai dati riportati in Rete, la prima puntata di TRUE DETECTIVE 3 è stata vista da 1,4 milioni di telespettatori (la seconda, da 1,2). Nel 2014, in occasione del debutto assoluto della serie tv, le persone davanti allo schermo erano 2,3 milioni. Nel 2015, per la premiere della seconda stagione, erano addirittura 3,2 milioni.
In termini di ascolti, l’esordio della terza stagione di TRUE DETECTIVE, però, è il migliore fra quello delle più recenti produzioni HBO. La premiere statunitense di SHARP OBJECTS, per esempio, una delle migliori serie tv del 2018, è stata vista da 1,3 milioni di persone.

“True Detective 3”: le prime reazioni

Un frame dei titoli di apertura di “True Detective 3” (2019)

Intanto, in Rete, compaiono le prime reazioni a TRUE DETECTIVE 3 e, nel complesso, sembrano entusiaste.
Il sito statunitense Metacritic, che aggrega recensioni e valutazioni provenienti da più fonti, mostra in questo momento una buona media fra critica e pubblico. A sua volta, RottenTomatoes mostra addirittura un gradimento del 100% nei confronti del secondo episodio, Kiss Tomorrow Goodbye.
E voi cosa ne pensate? Di episodio in episodio, su NientePopcorn.it, aspettiamo i vostri commenti a TRUE DETECTIVE 3, per scambiarci le impressioni sulla nuova stagione della serie tv HBO.
Prima di tutto, che ne dite del brano Death Letter di Cassandra Wilson, tema musicale della nuova sigla?

[Photo credit: HBO]

Exit mobile version