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Utopia / 20138.2104 voti

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Where’s Jessica Hyde?

di
VOTO:
9

Insieme a Black Mirror, Utopia conferma la propensione della tv britannica a trattare temi distopici con molta efficacia narrativa e grande qualità tecnica.
Benché francamente complicata, per via del gran numero di personaggi in gioco e per i continui ribaltamenti di fronti e i tanti colpi di scena, questa serie tv appassiona, “disturba” e conquista.
Sapere in anticipo che, essendo stata interrotta al termine della seconda stagione, è caratterizzata da un finale più che aperto, non inficia assolutamente l’appagamento che se ne può trarre strada facendo: (con l’eccezione di Ian, direi) i personaggi sono ben delineati, costantemente doppi (se non tripli) nella gestione delle dinamiche, fotografia e musiche sono felicemente visionarie, il mistero che lentamente si disvela sotto gli occhi dello spettatore è ben gestito.

Jessica Hyde e Arby/Pietre resteranno a lungo impressi nella mia memoria.

Curiosità: nel primo episodio della seconda stagione, viene mostrato anche un imprevedibile legame con la drammatica cronaca italiana degli anni Settanta. Attraverso l’uso di immagini di repertorio, fa capolino perfino un Bruno Vespa d’epoca.

Questa recensione ha 2 commenti

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