NientePopcorn

Valzer con Bashir / 20087.7187 voti

an image

di
VOTO:
8

Il film è un documentario animato doverosissimo, la mia amica di rifonda (yo yo rifonda) –come dicono loro- che non ci è voluta venire perché troppo israeliano ha preso una toppa grossa come il Nebraska; è il percorso autobiografico del regista che ha scordato cosa ne fosse di se stesso ai tempi di Sabra e Chatila. In soldoni funzionò press’a poco così:
Israele aveva conquistato Beirut e accerchiato i campi profughi. Bashir era il presidente (cristiano maronita) che stava per entrare in carica in Libano (appoggiato da Israele e Usa).
Bashir muore, in un attentato organizzato, sembra, dalla Siria.
I cristiani maroniti si incazzano come iene (così, a occhio, sembran gente vendicativa, ‘sti cristianazzi. Birbanti!).
I cristiani maroniti entrano nei campi profughi e ammazzano a suon di mitraglia un numero variabile ed imprecisato, tra le 450 e le 3500 persone (a seconda delle fonti).
L’esercito israeliano, regista compreso, se ne sta a guardare dalle alture circostanti.
Non dico che prendessero anche il sole ma quasi, stiamo parlando di distanze tra i carri armati israeliani e i luoghi del massacro nell’ordine delle poche centinaia di metri.
Perché il governo israeliano (leggasi quell’ormai vegetale di Ariel Sharon) ordina di non intervenire.
Se sbaglio qualcosa correggetemi.
Gente che perde la memoria, gente che muore a pile di 3500 (beh, certo, o 450).
Film da vedere a scuola?
Yeah.

Questa recensione ha 12 commenti

Exit mobile version