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The Wolf of Wall Street / 20137.51004 voti

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Quello che rimane…

di
VOTO:
6

Il tema (tanto caro al regista) del percorso parabolico, quella rapida e ripida salita che porta inevitabilmente ad un’altrettanta inclinata discesa, raccontato con tanto di voce fuori campo, fa di questa epopea contemporanea uno dei lavori più classici del cinema di Scorsese.
Ma siamo sicuri che questo sia un bene o che basti?
Personalmente non lo credo, perché in lavori del genere, al di là dell’aspetto prettamente visivo, delle tre ore di immagini che comunque passano veloci e senza annoiare, la quasi totale assenza di originalità nel racconto in quanto tale, toglie una delle cose più importanti: la capacità di narrare qualcosa che dia al film la possibilità di rimanere grande nel tempo, anziché lasciarlo così tanto fine a se stesso (colpa sopratutto di una sceneggiatura quasi immobile).
Tarantino (non si offende se lo tiriamo in ballo tranquilli), che amo, adoro ecc.. col suo ultimo film, credo abbia fatto la stessa cosa, anche se in modo diverso e di sicuro più riuscito: un’incredibile e sfavillante spettacolo per gli occhi, ma prevedibile, ripetitivo e scarso di mordente…
Alla fine di uno dei suoi romanzi, uno dei più estenuanti ma anche epici, Stephen King scriveva che la vita è una tal ruota che nessuno è capace di resistervi in piedi a lungo e sempre, alla fine, si torna allo stesso punto.
Ecco se c’è qualcosa che mi rimarrà di questo film è l’avermi ricordato quel libro.
A Di Caprio però qualcosa rimarrà di certo: l’Oscar, meritato!

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