NientePopcorn

The Visit / 20156.4227 voti

an image

L’orrore quotidiano

di
VOTO:
7

Con questo lavoro, Shyamalan si è divertito a creare una struttura narrativa in grado di suggestionare il pubblico, facendogli percorrere più strade, lasciando che si smarrisca tra diverse suggestioni cinematografiche, dal mockumentary allo slasher di antica maniera, passando per la truce fiaba tradizionale (come non pensare ad “Hansel & Gretel”, per esempio, davanti alla reiterata scena del forno?)

Ciò che ho apprezzato maggiormente in questo film è il fatto che, pur suggerendo chissà quali possessioni o fatti di natura ultraterrena, l’orrore evocato non sia legato ad eventi soprannaturali, ma ai tortuosi cortocircuiti della psiche umana e, quindi, alla quotidianità: non sono fantasmi o presunte entità incorporee a “fare del male”, ma creature in carne ed ossa minate da tarli mentali, capaci di usare il proprio corpo (e con ciò intendo il proprio peso, la propria forza) per arrecare più o meno consciamente dolore a terzi.
Anche sui due ragazzini, in un paio di occasioni, aleggia esplicitamente un’inquietante resa psicologica.

Un elemento che mi ha fatto apprezzare ancora di più il film è l’ironia che lo sottende: pur sopra le righe e incredibilmente “svegli”, i due ragazzini protagonisti, per l’appunto, sono la chiave di volta del mood del racconto, sorta di “amici di Scooby-Doo” dei giorni nostri.
Tyler, in particolare, stempera in maniera quasi surreale alcuni momenti del film (e la sua trovata di sostituire nomi di cantanti pop alle imprecazioni mi ha divertito davvero).

Nel complesso, è un film gradevole, con tanto di efficace “colpo di scena à la Shyamalan”.

Questa recensione ha 8 commenti

Exit mobile version