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The Hurt Locker / 20087.2294 voti

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VOTO:
7

Sceneggiato da un giornalista embedded, è in certo senso anche girato con una tecnica embedded. Lo stile documentaristico della regista trascina lo spettatore al centro della scena e ve lo tiene inchiodato per oltre due ore di tensione e adrenalina al massimo livello. Bravissimi gli attori, ma nuoce forse un certo estetismo dal quale non vanno esenti neppure le scene più crude. Tanto che alla fine la domanda che emerge è: ma è realmente un film contro la guerra?
No, non è un Rambo ambientato in Iraq, come pure è stato scritto. Fatto sta, però, che quest’ultimo non sarebbe mai tornato al fronte, pr non avendo nulla da perdere, James invece ci torna, pur potendo perdere moglie e figlio.
“La guerra è come una droga, crea dipendenza”, dice la tagline del film. E come in tutte le dipendenze, una quota parte di responsabilità l’hanno pure gli assuntori, non solo gli spacciatori

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