Dopo “la nona porta” e “L’uomo nell’ombra” Roman Polanski sceglie di nuovo il mondo del libro per raccontare la storia della scrittrice Delphine che racchiude in sé un po’ tutte le ossessioni del talentuoso regista polacco.
Il risultato finale è un film ambiguo, a tratti inquietante, raffinato, sofisticato e interpretato ottimamente da Emmanuelle Seigner ed Eva Green (che come scrissi una volta si trova perfettamente a suo agio nell’interpretare personaggi dal passato oscuro e misterioso), una lo specchio dell’altra.
Un film sulle paure e sulle ossessioni che talvolta possono accompagnare la vita di ogni singolo essere umano.