Nel trentennale della sua uscita mi sono rivista questa favola deliziosa alla quale sono molto affezionata…
Richard Donner dirige un’opera leggera e garbata anche se datata nell’ironia, capace di volar via in un attimo e di far emozionare lo spettatore, che raggiunge l’apice della poesia nella scena più toccante del film, quella in cui Navarres non riesce a sfiorare la mano tesa di Isabeau, che sta tornando falco al sorgere del sole.
Tra dramma, commedia, avventura e fantasy, un film che si rivede volentieri, ricrea atmosfere del passato e le mescola con il presente, reintroduce gli ideali cavallereschi e vede l’amore con occhi più delicati ma, cosa apprezzabilissima, non sdolcinati.
Gradevole la colonna sonora, dai momenti più ritmati e spiritosi a quelli più solenni.
Interpretazioni meritevoli di tutto il cast…eterea, fragile, misteriosa e bellissima la Pfeiffer, tutto d’un pezzo l’affascinante Hauer, perfetto nel suo ruolo Woods, quasi sempre confinato nella parte del cattivo, più o meno velatamente, imperdibile il giovanissimo Broderick.
Non un film perfetto, nè un capolavoro, ma nella sua semplicità qualcosa di delizioso, tenero, che sa lasciare un sorriso nel cuore.