Il classico compitino di Virzì, il regista più sopravvalutato del mondo, di cui ho apprezzato tanto solo Ferie d’agosto, che aveva una sceneggiatura brillante e spietata. Il solito filmetto ben recitato, “lieve e toccante”, ma alla fine niente di più. Restano le interpretazioni di Sergio Albelli, Mastandrea e Ramazzotti. Il resto sarà meraviglioso per gli idioti.