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La mafia uccide solo d'estate / 20137.4575 voti

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VOTO:
8

Palermo è bella, ma è anche orribile e frustrante. Rivederla attraverso gli occhi di un bambino dalla vita scandita dalle stragi mafiose degli anni 70-80-90 è qualcosa di bellissimo: perchè la sua dolce storia d’amore, trascinata per 20 anni, si mescola alle tragedie più nere, in un alternarsi di registri, comico e drammatico ( si ride e si piange come niente, merito di battute sarcastiche e dissacratorie e di momenti terribili fusi con le vicende dei protagonisti) , tra finzione e realtà; realtà al cui interno Pif inserisce gli stessi personaggi di finzione nei video di archivio originali che riempono il film, senza mai strafare e risultare forzato ma con una naturalezza apprezzabile e fino ad un finale che è emotivamente potentissimo. Inutile dire che mi sono emozionata più volte e che il finale sopracitato è un momento in cui si scioglie il cuore, forse dalla morale scontata ma non per questo meno forte e vera ( anzi no, perchè la mafia non si insegna a scuola, neanche in Sicilia e invece dovrebbe). Un momento emozionante per tutti e soprattutto per chi vive quotidianamente la Palermo sporca e menefreghista, illuminata saltuariamente da sprazzi di bellezza.
Un’opera prima sorprendente, fresca e piacevolissima, con bravi attori ( non male l’accento della Capotondi) e una colonna sonora tanto carina, che ridicolizza i mafiosi attraverso battute esilaranti ( non so quanto alcune possano essere comprensibili, per il dialetto) ma lascia qualcosa a cui pensare. Un film che tutti dovrebbero vedere.

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