La mafia uccide solo d'estate

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La mafia uccide solo d'estate

Attraverso il racconto disincantato dell'infanzia e dell'adolescenza di un giovane palermitano, innamorato fin da bambino della bella Flora, ci viene mostrato l'impatto che la mafia ha avuto sulla società siciliana ed italiana, tra gli anni Ottanta e Novanta.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: La mafia uccide solo d'estate
Attori principali: Pif, Cristiana Capotondi, Rosario Lisma, Barbara Tabita, Alex Bisconti, Ginevra Antona, Antonino Bruschetta, Claudio Gioè, Turi Giuffrida, Roberto Burgio, Maurizio Marchetti, Domenico Centamore, Enzo Salomone, Totò Borgese, Antonio Alveario, Dario Veca, Giulio Andreotti, Mostra tutti

Regia: Pif
Sceneggiatura/Autore: Marco Martani, Pif, Michele Astori
Colonna sonora: Santi Pulvirenti
Fotografia: Roberto Forza
Costumi: Cristiana Ricceri
Produttore: Mario Gianani, Lorenzo Mieli, Olivia Sleiter
Produzione: Italia
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 90 minuti

Dove vedere in streaming La mafia uccide solo d'estate

Bellissimo / 23 Novembre 2017 in La mafia uccide solo d'estate

Conosco già Pif per il testimone, ed è bravissimo. In questo caso non si smentisce nemmeno come regista. E se la cava anche come attore.

La mafia raccontata con ironia / 25 Marzo 2017 in La mafia uccide solo d'estate

Dopo averne sentito tanto parlare, sono riuscito a vedere finalmente il film di debutto di Pif.
Pif affronta un tema molto delicato come la mafia in Sicilia con leggerezza e ironia, partendo come spunto dal raccontare la vita di Arturo, giovane giornalista, la cui esistenza si è intrecciata più volte con la mafia.
L’escalation di terrore e omicidi con cui la mafia ha eliminato parecchi personaggi “scomodi” tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90 è raccontata con ironia senza però minimizzare gli eventi.
Fantastico l’inizio con la corsa degli spermatozoi del padre di Arturo messi in parallelo con una macchina di mafiosi che andò a compiere quella che è nota come la strage di Viale Lazio.
Le disavventure di Arturo (il bravo Pif da adulto) per cercare di conquistare la bella Flora (Cristiana Capotondi da grande) e il suo incontro con vari personaggi che nel bene e nel male sono intrecciati con la mafia (o come vittime o come carnefici) sono il filo conduttore del film. Inoltre Arturo avrà come modello ispiratore Giulio Andreotti con alcune scene divertenti (il travestimento da bambino alla festa in costume in primis)
Nel resto del cast da citare Barbara Tabita nei panni dela madre di Arturo, Ninni Bruschetta è Frà Giacinto.

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Non il solito film di mafia. / 24 Febbraio 2017 in La mafia uccide solo d'estate

Il film di Pif non è per fortuna il solito film di mafia, perchè non amo particolarmente questo genere. E’ una commedia, amara e commovente per certi versi, ma sempre una commedia. Parla di vent’anni di storia palermitana raccontata dagli occhi di un ragazzo la cui vita è rovinata dalla mafia, ma non nel senso che si può immaginare. Ogni volta che cerca di far colpo su una ragazzina, succede qualcosa legata alla mafia che fa saltare (scusate il termine) i propri piani di conquista (tipo scrivere il proprio amore alla ragazzina sul marciapiede che salterà in aria nell’uccisione del giudice Rocco Chinnici).
Un film sull’importanza della consapevolezza, quella che spesso è mancata a molti giovani siciliani come me. Per il protagonista, complice la famiglia, la scuola e tutto l’ambiente, la mafia è come un’entità astratta, una leggenda, una favola da raccontare ai bambini.

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La mafia uccide solo d’estate / 14 Aprile 2016 in La mafia uccide solo d'estate

Bravo Pif!!
Un film originale nella sua idea per parlare di un tema mai banale, ma che avvolte si rischia di renderlo tale. Invece la personalità dell’autore spicca in modo chiara e fa sorridere nella tragicità della storia. Il finale semplicemente bello toccante e soprattutto importante!!

Molto toccante, poco divertente / 10 Luglio 2015 in La mafia uccide solo d'estate

Finalmente vedo l’esordio del Pif, dopo averne sentito lodi su lodi. Effettivamente è di sorprendente qualità per chi, come me, verso Pif aveva un pregiudizio e, soprattutto, non aveva mai visto il suo show tv Il testimone.
L’innocente innamoramento di un bambino, poi adulto, è il pretesto per raccontare la penetrazione della mafia nella comunità palermitana negli anni 80 e la stagione degli attentati contro i magistrati. Il piccolo protagonista comincia a sentir nominare la mafia e contemporaneamente tenta i suoi primi passi nel mondo del giornalismo. Consapevoli e potenti le scene di rappresentazione degli attentati; meno riuscita la pur insistita venatura comica. Purtroppo gli attori peggiori sono i protagonisti, Pif e Cristiana Capotondi e gli altri truccati in ruoli celebri; perfetto invece il cast di contorno, campionario di sicilianità.

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