NientePopcorn

Kill Me Please / 20105.655 voti

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di
VOTO:
6

Per capire la cifra stilistica della recente cinematografia belga (cosa che sono certo anche voi come me ritenete indispensabile, non c’è bisogno che concordiate U_U) i film di riferimento sono Il cameraman e l’assassino (C’est arrivé près de chez vous) e vi direi anche il più recente Vampires.
C’è una sorta di venatura di umorismo grottesco e sanguinolento e nero che è specificamente belga, e avendoci vissuto ho deciso che sono certo derivi dal loro piatto paese piovoso, ce l’hanno nel DNA ecco. Quel che sto cercando di dire è che, mumble, non puoi fare un film così altrove, ecco. In Italia un film così è fuori dall’immaginazione.
In un rigoroso bianco e nero, il dottor Kruger gestisce una clinica sovvenzionata dallo stato dove si da assistenza e qualche goccia di veleno alle persone che vogliono morire. La clinica è al riparo da sguardi indiscreti nel pieno della campagna belga (e vi assicuro che è temibile anche quella, provate a guardare Calvaire O_O io son terrorizzato dalla campagna belga, o non c’è niente o infiniti alberi diritti e alti, senza il sottobosco) e accoglie i più disparati clienti. C’è il regista famoso depresso, la cantante lirica che più non può cantare, la star americana ecc. Disparati ed eccentrici, perché ovviamente sono uno più schizzato dell’altro, a partire dall’attore belga di riferimento di questi anni, che è Bouli Lanners (quello di Louise Michel, per intendersi, che quando ero a Liegi era venuto a fare un seminario con la mia classe), maniaco nell’aggiustarsi il ciuffo. La clinica aiuta anche ad esaudire l’ultimo desiderio dei wannabe morti, la scena del tizio a cui vien portata la prostituta per morire scopando è da yum e anche un po’ sbav U_U
Il problema è che la gente dei dintorni non è tanto contenta, e passa in breve alle maniere forti, assaltando la clinica a colpi di fucile. Tipo quando i villici attaccano il castello del Conte Dracula, uguale. Insomma, battaglia finale a eliminazione, moriranno quasi tutti (il che non è un enorme problema perché tanto per quello si era lì).
In questo genere di film c’è sempre la tendenza a vedere chissà quale sotterranea critica sociale ecc. In realtà opino che siano molte di più le interpretazioni che ne vengono date a posteriori di quelle che vengono immesse volontariamente nel film (esattamente come negli altri citati prima). La società è violenta e reprime questa violenza con modalità che la portano inevitabilmente verso qualche sorta di sfogo esplosivo e irreversibile, che esso sia la decisione dei pazienti di farla finita oppure l’intolleranza dei paesani verso il pur simpatico e deontologicamente in sella dottor Kruger.
Questa è pura belgicità ^^

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