NientePopcorn

Il giovane favoloso / 20147.0341 voti

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Si fa quel che si può

di
VOTO:
6

Chi va con lo zoppo impara a zoppicare. No, non ce l’ho col povero grande Leopardi, ma con l’universo “Rai fiction” et similia che ammorba indegnamente il recitativo degli attori italiani. Elio Germano ce la mette tutta per uscire dai canoni di repertorio, talvolta ci riesce ma i residui sono durissimi a morire; la recitazione sempre tesa, lo scialo di sguardi stralunati, quel fastidiosissimo respiro nervoso che intercala la dizione, il dondolio del mezzobusto per schematizzare grossolanamente una qualsiasi problematicità (dall’epilessia alla schizofrenia, dalla gobba al mal di denti, tutto è uguale: sembra obbligatorio far partire il “cavallino a dondolo”).
Non è che manchi la scuola, è che se non fai il raoulbovino alla tivvù per le casalinghe italiane, mica sbarchi il lunario. Del resto, se sono operaio metalmeccanico e lavora solo un’officina dove è obbligatoria la tuta fucsia, cos’altro potrei fare se non indossare la tuta fucsia?
Ci prova l’esteta Mario Martone, sceneggiatore davvero originale e regista pieno di idee, ma un bel calesse senza cavalli di razza fa quel che può. Onore al merito, comunque, di chi sta riportando il cinema italiano a buoni livelli, facendo pian pianino spurgare l’ odiosissima parlantina caciaronisterica dell’attore italiano.

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