NientePopcorn

Hugo Cabret / 20117.3754 voti

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VOTO:
5

La magia degli albori del cinema viene qui celebrata con intento sincero, ma non ripagato da un trasporto che, per i miei gusti, è troppo artefatto.

La rigidità che pervade il film è fortemente sottolineata dalla lentezza e dalla superficialità dei dialoghi, dalla sovrabbondanza di personaggi e di situazioni di contorno abbastanza inutili, da un’evidente artificiosità della ricostruzione (benché le scenografie di Ferretti siano, di per sé, una gioia per gli occhi, dettagliate fino all’inverosimile).

La storia ha poco nerbo e suggerisce più volte promesse che poi non mantiene, senza far mai deflagrare davvero il fascino del sogno cinematografico.
Il 3D è qui abbastanza utile, ma non indispensabile. In maniera poco coerente, a parer mio, un racconto -un racconto, lo sottolineo- sull’incanto del cinema non dovrebbe appoggiarsi in maniera così spudorata ad un artificio estetico tanto totalizzante.

E’ curioso che l’ambientazione, tra Belle Époque e anni Venti del Novecento, sia la stessa di Midnight in Paris, altro rivale nella corsa agli Oscar che riecheggia i sapori perduti di una specie di Età dell’Oro.

Questa recensione ha 5 commenti

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