Perla vista colpevolmente in ritardo.
Un Joaquin Phoenix già ottimo , in questo che potrebbe essere visto come un altro mega “blackmirrorone”.
Non so da dove partire con le lodi : fotografia e inquadrature stupende (bellissima la città , a naso una moderna del sud-est asiatico…Singapore o Shanghai)…attori tutti bravi , con -ovviamente – Phoenix che sovrasta e domina tutti quanti, compresa Amy Adams e un (ancora cicciottello) Chris Pratt.
Ho particolarmente apprezzato il contrasto della tecnologia dilagante mischiato al vestiario e agli arredi che hanno un non-so-che di 60’s – 70’s.
Ma la cosa spiazzante è il finale : quando ormai si potrebbe pensare al “solito” Lui-umano che lascia Lei-programma, perchè alla fine la mancanza di un CORPO pone distanze incolmabili…il colpo di scena: è Lei che lascia Lui perchè incapace di fermare la sua fame di evoluzione e desiderio di migliorarsi e imparare. Non potendo cosi essere solo sua.
Non Lui che lascia Lei, ma Lei che lascia Lui.
Un plauso particolare alla doppiatrice di Scarlett Johansson, in questo ruolo inconsueto. Bravissima.