La storia sacrifica tutto alla redenzione del protagonista alcolizzato: anche la verosimiglianza. L’indagine stabilisce la natura meccanica del guasto, le simulazioni di volo provano che nessun altro sarebbe riuscito a salvare quasi tutti i passeggeri; ma Whip viene condannato lo stesso – altrimenti come farebbe a redimersi? Non c’è nemmeno un tentativo di drammatizzare quella che è con tutta evidenza un’ingiustizia; il processo viene sbrigato in dieci minuti – in un film che ne dura 138. Il finale consolatorio peggiora ancora le cose. Da salvare solo le sequenze del volo: non molto realistiche, ma spettacolari.