NientePopcorn

Dylan Dog / 20113.7224 voti

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No pulse? No problem!

di
VOTO:
7

Non ho mai letto il fumetto.

Il film è un susseguirsi inimmaginabile di cliché, mostri da circo e battute idiote. Il taglio è assurdo. Non c’è continuità tra le scene e tutto scorre molto lento.

La storia è assolutamente prevedibile. Lui non vuole accettare l’incarico, una persona cara muore, accetta l’incarico. Ma sì, tanto succede sempre, prendiamola per buona. Tanto più che non rimane morta per molto e questo non me lo aspettavo. A un certo punto ho temuto fosse una storia alla Romeo e Giulietta tra un vampiro e un licantropo (tutto fa brodo).

La protagonista femminile è carina e ha tanto bisogno d’aiuto. Anche questo è normale, ma ci sono delle cose che proprio non riesco a capire. Lui è tormentato dalla morte dell’amata, tu fingi di essere dispiaciuta e subito gli salti addosso? Posso capire che ti piaccia, ma usare la ragazza morta come scusa?? Lui almeno ha la presenza di spirito di dire “no, non posso.” (grazie).
Cambia scena, stavolta muore un suo amico e lei di nuovo “mi spiace” e gli salta addosso. Ora comincia ad essere imbarazzante. Ragazza, hai grossi problemi.
Comunque l’amico è degradato a semplice conoscente e alé, le ragazze in sala possono vedere Dylan senza camicia.
Una volta scoperto che miss Ryan non aveva il medaglione, è abbastanza evidente che lei è la Venator mostrorum, perciò spero intensamente che abbia cercato di sedurlo con tanta insistenza per non farsi scoprire.
Non che sia un geniaccio, perché se lo fosse, come dice lui, non prenderebbe tanti colpi (Giuda ballerino!)

Il cattivo (???). È facile pensare che sia la causa della morte di Cassandra e che naturalmente glielo spiattellerà nel momento della vittoria, ma…Taye Diggs? Dopo averlo visto recitare in Will & Grace, Gray’s Anatomy & Co., non lo trovo credibile. Non riesco a vederlo seriamente come essere malvagio della notte! Ma dai!
Per non parlare dei licantropi. Li hanno presi in prestito da Buffy l’ammazzavampiri? Erano ridicoli, un vestito di carnevale fa più paura.

E Belaial? Appena guarda in faccia Dylan scoppia a ridere perché neanche lui può trattenersi all’idea di essere in questo film. Appena sghignazza, lo segue a ruota tutta la sala. È lui il cattivo? No, è un puro genio! Lascia tranquillamente morire il padrone (anzi, gliene dà pure lui), ben sapendo che le loro vite sono legate.
Ma quindi Dylan è l’eroe? No, lui le ha quasi solo prese.

Se poi mettiamo insieme le continue smorfie di Routh e la comicità volontaria (spero) di Marcus e degli zombie, devo pensare di aver visto un film comico. E in questo senso ho riso molto, mi sono divertita e lo rivedrei volentieri.

P.s. A me Routh va benissimo come Dylan Dog, perché lo stile Rupert Everett non mi è mai andato giù

Questa recensione ha 5 commenti

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