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Dark Shadows / 20126.1754 voti

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Ombre oscure su Tim Burton

di
VOTO:
2

Che dire? Ci sono talmente tante cose che non vanno che i miei pensieri vengono su random, come i peperoni. Come questo film.
Si inizia con una sgradevole voce fuori campo che ci racconta vita, morte e miracoli di Johnny-Barnabas, del suo amore lampo per la bella Josette, che muore due secondi dopo buttandosi da una scogliera (cosa per cui lo spettatore non verserà nemmeno una lacrima), e della sua vampirizzazione per procura (WTF!?) a causa di Eva-Angelique.
Poi viene rinchiuso in una bara per duecento anni e si sveglia negli anni ’70, davanti al McDonald.

Come disse il saggio, se le premesse sono ridicole, lo sarà anche il risultato.
Quanto potere ha Angelique? Sembrerebbe infinito, ma non così infinito da costringere Barnabas ad amarla alla follia.
Che vampiro è Barnabas? Un vampiro che può non cibarsi per duecento anni –pardon, centonovantasei- e uscire dalla bara fresco come una rosa salvo poi non riuscire a trattenersi per tutta la durata del film (gli hippy e gli operai ne sanno qualcosa). Un vampiro che non può stare alla luce del sole ma in più di un’inquadratura è illuminato dalla luce che filtra dalle finestre. Un vampiro forzuto che però si lascia fermare da quattro catene messe intorno a del legno marcio (e no, non sono catene magiche altrimenti come diavolo farebbe David a liberarlo?)
Perché poi Angelique dovrebbe trasformare Barnabas proprio in un vampiro, rendendolo così potentissimo? Non bastava renderlo immortale? La risposta potrebbe essere la stessa per cui ha trasformato Carolyn in un lupo mannaro: perché sì. Ma passiamo oltre.

Gli intrecci amorosi sono degni di un Hentai, lui che si passa tutte le donne del vicinato salvo le parenti e il suo vero, unico e puro amore Victoria alias Josette (che rimane insoddisfatta).
Il film è così saturo di blu che -nella scena in cui Angelique appicca il fuoco con una formula magica rubata a Doremì- le fiamme sono rosa. Spero vivamente che fosse una cosa voluta, caro Tim.

Poi –com’è già stato detto- trucco penoso, battute che non fanno ridere manco per sbaglio, personaggi che dovrebbero creare un minimo di conflitto ma che poi non fanno niente, Jack Sparrow che recita nei panni di Johnny Depp e H.B. Carter che recita bene solo quando non è nei film del compagno.

E, infine, c’è il finale. Dopo uno scontro che pare preso da un pessimo film sui vampiri uscito lo stesso anno, un “sì mamma sono un lupo mannaro non facciamone un dramma, combattimento inutile di un peto secondo e svenimento”, sculture che “escono dalle fottute pareti” che fanno tanto scontro finale di Dragon Age II, Angelique muore perché… viene gettata contro il lampadario di famiglia. Seriously?
Segue scena che vuole essere strappalacrime ma che ricorda un episodio qualsiasi di Grattachecca & Fichetto e vampirizzazione forzata che pare presa da un pessimo film sui vampiri uscito l’anno prima.

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