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Avengers: Infinity War / 20187.7330 voti

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I cinecomic senza comic

di
VOTO:
6

I cinecomic, oggi, di comic, non hanno quasi più nulla, se non l’intenzione ( ormai naufragata ) di adattarne cinematograficamente gli aspetti, conservando dell’originale matrice fumettistica solo i nomi; e il nuovo Avengers di casa Marvel ( e Disney ) ne è un fulgido esempio.
Pertanto, personaggi come Spiderman, che all’attivo conta più numeri e storia di tutti gli Avengers messi insieme ( tanto da essere celebrato come portabandiera della Marvel ), o Hulk, vera espressione di potenza e rabbia primitiva, invece di risaltare per le proprie peculiarità, vengono relegati al ruolo di macchiette pleonastiche, andando così a creare un forte contrasto tra pellicola e fumetto.
I fratelli Russo si immergono totalmente nel loro universo cinematografico, confezionando si, un film dal forte impatto visivo, che non annoia, e che intrattiene nella sua durata, ma che risulta a tratti incoerente ( supereroi con poteri ordinari che fronteggiano situazioni impossibili, mentre altri con abilità sovrumane sconfitti banalmente ) e insensato.
Il lato umoristico, marchio di fabbrica dei Marvel Studios, come sempre è presente nella sua leggerezza e vivacità, ma non riesce ad emergere perché alternato con troppa foga ai toni gravi e solenni della pellicola, non sfumando così gradualmente.
Ma il vero difetto della pellicola, oltre a far primeggiare personaggi che nei comic book quasi non esistono ( e che non hanno neanche delle proprie testate ) solo perché interpretati da attori celebri, è l’alto numero di espedienti camuffati da plot twist, che puntano solamente ad aumentare l’hype per il prossimo capitolo, invece di prefigurarsi come veri e propri colpi di scena.

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