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The Alienist / 20187.199 voti

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Psicologia criminale

di
VOTO:
8

New York 1896. La città è sconvolta dal ritrovamento del cadavere, orrendamente mutilato, di un ragazzo dedito alla prostituzione minorile. A questo ne seguiranno altri. Ad intessarsi del caso arriva l’alienista Laszlo Kreizler (Daniel Brühl), esperto in disturbi mentali, aiutato dall’amico John Moore (Luke Evans), un illustratore libertino. In seguito si unisce a loro Sara Howard (Dakota Fanning), la prima donna a lavorare per il dipartimento di polizia, capeggiato da un giovanissimo Theodore Roosevelt (Brian Geraghty). A chiudere il gruppo, i due fratelli Marcus e Lucius Isaacson, ovvero gli esperti della scientifica :-).
Probabilmente quello che colpisce di più è la ricostruzione storica della New York del diciannovesimo secolo, in particolare i bassifondi con strade fumose e sporche, bordelli di ogni tipo, camere strapiene di famiglie immigrate, in contrasto con le dimore vittoriane e i ristoranti lussuosi dell’alta società del tempo. Se a questo, uniamo un linguaggio sempre ricercato e mai volgare, la crudezza delle immagini che non lasciano niente all’immaginazione, ecco che il prodotto, non proprio originale per quanto riguarda la trama, diventa molto interessante. Così come interessanti sono i primi approcci alla psicologia criminale, attraverso quello che oggi chiamiamo profiling, o le prime basi della scienza forense, attraverso lo studio dei cadaveri (confronto delle mutilazioni) o l’utilizzo delle impronte digitali (pensavo fosse anacronistico, in realtà non lo è).
Come dicevo, sicuramente non originale, durante la visione tornano alla mente prodotti come “True Detective“, “Mindhunter” o le varie ricostruzione dei “delitti di Whitechapel“, ma l’ho trovato un ottimo prodotto. Anche il cast non è da meno, anche se ho trovato più interessanti i fratelli Isaacson, rispetto ai tre protagonisti principali. 🙂
Buona visione.

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