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Sui monti con Annette 5.620 voti

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Ai limiti della sopportabilita’

di
VOTO:
5

Questo cartone detto con sincerità non ha mai suscitato in me grandi simpatie, lo ritengo la versione un po’ soporifera di Heidi del quale non possiede, a parer mio, né la bellezza e né la poesia, ciò che è maggiormente interessante è la tematica che porta, quella del saper perdonare.
La mia antipatia nei suoi riguardi è dovuta soprattutto ai suoi due personaggi principali, in primis Annette che, nonostante in molti cerchino di riabilitarla(recentemente anche la Youtuber “il tempo dei cartoni” che seguo spesso) a me il suo personaggio non piace proprio, comprendo il fatto che sia sfortunata questa bambina, che abbia visto morire di parto sua mamma e che si sia dovuta prendere a carico, a soli sette anni, la casa e il fratellino appena nato, comprendo che il suo amico Lucien si sia comportato in modo meschino e a causa di ciò il suo amato fratellino, verso il quale ha un fortissimo istinto materno, ha rischiato di morire ma il rancore, l’odio e la rabbia che porta dentro di sé sono preoccupanti(oltre che inquietanti) per me.
Lucien pure è inqualificabile(e anche un meschino maltrattore di animali)ma il bullismo che subisce dalla sua amica(quando gli distrugge il cavallo di legno che aveva costruito faticosamente per la gara del paese ho pianto) e l’emarginazione da parte degli altri abitanti del paese è intollerabile.
Rivedendolo adesso trovo che sia un cartone decisamente adulto che tratta temi fondamentali come la capacità di saper perdonare e non lasciarsi distruggere dalla rabbia e dal rancore ma i due personaggi protagonisti sono davvero insopportabili, chi per un motivo e chi per un altro, per me.

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