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Ubaldo Terzani Horror Show / 20104.011 voti

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VOTO:
4

Come non voler vedere l’opera seconda del regista che ci aveva dato Il bosco fuori? Non si poteva, infatti U_U Alessio è un giovane regista romano, che viene mandato dal suo produttore a Torino, per scrivere una sceneggiatura con l’Ubaldo del titolo, maestro di letteratura dell’orrore. Lui va, il rapporto col maestro, dapprima solo professionale, diventa sempre più personale e profondo, con Ubi (maior minor cessat) che porta il suo giovane discepolo a vivere la notte delle feste chic torinesi, a scopicchiare e ubriacarsi ecc. Poi fanno venire a trovarli la di Alessio fidanzata. Alessio è strafatto, la di lui ecc la sta per dare a Ubi ma si ferma, Ubi si rivela per quel che è: un serial killer maniaco che uccide da anni donne che prima ha affascinato col suo carisma, le seziona e le tiene nelle cantine della sua villa, per trarre l’ispirazione necessaria ai suoi romanzi.

Che dire. Due o tre inquadrature in cui si riconosce Torino, giusto per prendere dei soldi dalla Fim Commission, credo, una dove inizia via Principe Amedeo da Piazza Vittorio e una nella via della Mole e del cinema che-non-ricordo-come-si-chiama-ma-lo-so. La fidanzata di Alessio è nientemeno che Laura Gigante, scopabilissima ma probabilmente l’attrice più cagna, nel senso borisiano del termine, dell’attuale cinema italiano. Vatti a rivedere, se ancora non hai visto l’intero film, il sommo finale di Albakiara, con lei e Raz Degan che meritano un paio di oscar a testa. O in testa.
Il film è comunque volutamente meno splatter e più cerebrale del Bosco fuori, con l’horror vero concentrato in fondo e prima un crescendo, o uno sprofondare che dir si voglia, dello stupido protagonista tra i tentacoli tentatori di Ubi Terzani, vecchio sporcellone monomaniaco che è un po’ il personaggio più cool di tutto il film. Insomma, c’è figa, c’è Torino, c’è pulp, che altro vuoi?

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