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Una vita al massimo / 19936.9130 voti

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La mano di Tarantino

di
VOTO:
6

La storia di due incoscienti molto molto fortunati. La mano di Tarantino si vede, soprattutto nei ritratti mai banali dei personaggi (primi fra tutti, direi, i fantastici Christopher Walken e Dennis Hopper, riuniti in un confronto indimenticabile) e nell’iperviolenza che riempie il film, anche se alcune scene sono ancora un po’ goffe, come quella leggermente troppo prolungata fra Gandolfini e Arquette; meglio la resa dei conti tra Slater e Oldman. (Viceversa, l’assenza di Tarantino si nota nelle scelte musicali.)
Purtroppo, la parte ambientata a Los Angeles diventa ben presto troppo prevedibile; in particolare, la sparatoria finale si vede arrivare da chilometri di distanza, ed è anche costruita in modo poco originale. Anche i personaggi sono mediamente più insulsi, e l’unica soddisfazione è vederli sparire nella carneficina conclusiva.
In generale non mi è sembrata azzeccatissima la presenza spettrale di Elvis ad accompagnare lo squinternato Clarence. Patricia Arquete è forse troppo carina per il ruolo.

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