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La forma dell'acqua - The Shape of Water / 20177.2533 voti

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Una Sally Hawkins strabiliante. La sua interpretazione, mai misurata nel ritrarre ardore e aspettative, abbraccia la diversità, che come l’acqua, prende la forma che le viene data.

di
VOTO:
10

Amore, ancora amore, oltre il realismo ordinario e il senso allegorico e morale. Amore, tra mito e leggenda, mai così coevo, da non risultare lontano da ogni classificazione.
Guillermo del Toro non lascia le sue suggestioni oniriche a un’oggettività materiale, benché ricca di simboli e passioni cinefile, tali da impreziosire la pellicola, rendendola più o meno un vivido ritratto di un’America in costume, in balia di sogni e sospetti.
Non le lascia neanche agli albori di una guerra fredda, dove l’intolleranza ha già un suo peso specifico, e dove l’alienazione regna tra gli stessi uomini, senza che questi abbiano a che fare con creature mistiche o fantastiche.
Del toro, con ‘’The Shape of Water ‘’, cerca una riconciliazione tra uomo e natura. Verso quel regno marino così profondo e diverso; e lo fa con una fiaba priva dei suoi crismi, forse per restituire alla fantasia quella realtà che senza di essa non potrebbe nemmeno esistere. Ed è aiutato nel suo percorso da una Sally Hawkins strabiliante. La sua interpretazione, mai misurata nel ritrarre ardore e aspettative, abbraccia la diversità, che come l’acqua, prende la forma che le viene data.
Da lodare, infine, la magnifica colonna sonora firmata da Alexandre Desplat, che oltre al Golden Globe, si porterà a casa quasi sicuramente anche un Oscar.

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