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Il re leone / 20196.9209 voti

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Remake insensato

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Fino a qualche giorno fa, ero riuscita a evitare abbastanza accuratamente di guardare i vari remake in live action/computer graphic dei classici d’animazione Disney che, ultimamente, The Walt Disney Company sforna con cadenza regolare.
Poi, l’altra sera, mi sono imbattuta nella messa in onda televisiva di questo rifacimento diretto da Jon Favreau dell’omonimo film del 1994 e gli ho dato un’occhiata.

Non comprendo le ragioni di una produzione di questo tipo: il film di Favreau è una copia carbone dell’originale, che nulla toglie o aggiunge al film di Allers e Minkoff e che, anzi, rende particolarmente inguardabili e spaventosi gli animali protagonisti.
Che, in un cartone animato, un leone, un babbuino o una iena parlino con sovrabbondanza di glosse del viso è concepibile. Che in un film che pretende di essere formalmente e visivamente realistico al punto da rappresentare nel dettaglio la “qualità” del manto di un animale gli animali non possono avere reazioni ed espressioni paragonabili a quelle umane, come invece accade qui.
Cioè, proprio non riesco a capire lo scopo del film, se non fare sterile sfoggio di tecnologie di animazione sofisticate.

La vera novità, in questo caso, sarebbe stata realizzare un film muto, privo di dialoghi e, ovviamente, non cantato (con buona pace di Elton John e delle sue royalties sui brani originali).

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