NientePopcorn

Quella casa nel bosco / 20126.4365 voti

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di
VOTO:
8

The Cabin in the Woods.

Quella Casa nel Bosco.

Regia di Drew Goddard.
Sceneggiatura di Joss Whedon (Buffy, The Avengers) e dello stesso Goddard.
Cinque personaggi stereotipati: atleta, gatta morta, vergine, secchione e nerd strafatto.
Maniaco omicida o maniaci (tutto dipende dai protagonisti).
Casa nel bosco.
Armi da taglio.
Apposto.
Solito filmetto horror/slasher…

Vederlo o meno non vi cambierà la vita. È stato un piacere, alla prossima recensione…

Ovviamente non è tutto.
Eppure molti definiscono e hanno definito così questo film.
E no cari miei, di banale non c’è nulla; questa, anzi ‘quella casa nel bosco ’ è un colpo di genio pazzesco.

Non conoscevo benissimo Joss Whedon prima di questa pellicola (ehm, si rimedierò), ma non voglio parlare di lui. Parliamo della sua ennesima creazione.

Primissimi minuti e immediatamente capiamo di trovarci di fronte a qualcosa fuori del comune, e questo semplicemente dalla presentazione del titolo: GENIO.
Il film poi prosegue come un comunissimo slasher, e per chi come me non si è documentato minimamente su ciò che stava per vedere, poteva sembrare il solito già visto, facilmente evitabile. Eppure man mano che ci addentriamo alla scoperta di quell’inquietante casa nel bosco, qualcosa di orribilmente affascinante si mostra a noi spettatori sfiduciati.
Alla base c’è una catarsi, il sacrificio supremo dei cinque personaggi, tra cui il grande e valoroso Thor, che se pur consapevoli, sono manipolati, o meglio influenzati a comportarsi in maniera completamente diversa da quell’abituale; ma è la consapevolezza a disinnescare la banalità. Senza anticipare nulla sulla trama per poi intaccarne la visione, la vicenda procede come una parodia del genere di riferimento. Un’elevata enfatizzazione dei clichè, evidenzia non solo il messaggio fine a se stesso dell’opera: siamo noi a decidere del nostro destino, o è qualcun altro a scegliere per noi?, va addirittura oltre cercando di tirare le somme.
L’horror è arrivato quasi a fine anno. L’insegnante adesso non né può più del suo solito comportamento. Pretende da lui impegno, dedizione, creatività.
Ebbene questa pellicola è la professoressa di turno, stanca di ciò che l’horror è diventato, di conseguenza prende il suo alunno e molto semplicemente gli mostra gli orrori che fino ad ora è stato capace di fare. Una parodia, quindi, che non si limita semplicemente ad imitare un particolare tipo di trasposizione cinematografica. L’intento è quello di sbeffeggiare l’intero genere horror che negli ultimi tempi abbiamo e ci hanno costretto a sorbire, e a mio modestissimo, e sottolineo modestissimo, parere ci riesce alla grande.
Una tensione che inspiegabilmente ti accompagna per tutta la vicenda, nonostante arrivi alla consapevolezza che ciò che stai guardando non ha nulla per alimentarla.
Finale completamente folle e in linea con l’ultima mezz’ora. Una chicca da non perdere assolutamente.

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