Sicuramente è un corto ammiccante. Una bella fotografia a sostegno di un messaggio ampiamente condivisibile, la rinascita di un freak, o disabile o diversamente abile come lo si voglia definire (meglio senza troppe ipocrisie). Forse indugia con certa abilità sulle corde del cuore, ma in fondo io ho sempre sostenuto; meglio un po’ di sana patina di buoni sentimenti che l’attuale masochista ricerca dei cosiddetti “pugni allo stomaco” (un luogo comune stinto e slavato), come se le storie truci dovessero per forza essere più vere.