Forse il momento non era proprio quello giusto per guardare tranquillamente questo film; infatti fatti personali che si possono ricondurre alle vicende raccontate mi hanno fatto abbastanza intristire soprattutto nella prima parte. La prima parte è quella un pò più lenta x presentare i due personaggi: il solito istrionico e facile all’arrabbiatura Jack Nicholson (miliardario), più gentile, disponibile e simpatico il meccanico Morgan Freeman. Si ritrovano a dividere una stanza di ospedale e iniziano a fare amicizia. Quando poi scoprono di avere poco da vivere, decidono di godersi gli ultimi mesi di vita scappando dall’ospedale e soddisfando alcuni remoti desideri e questo dà vita a una seconda parte un pò più viva. Fino al finale che torna un pò triste.
Gli dò una sufficienza stiracchiata ma riservandomi di vederlo in un altro periodo.