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La donna di sabbia / 19648.128 voti

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Deserti e prigioni

di
VOTO:
9

Kobo Abe è la sceneggiatore di questo straordinario film, da cui emerge nettamente tutta la sua consueta poetica. I suoi personaggi si muovono in un mondo desolato che, memore della tragedia nucleare di qualche anno prima, li costringe ad una esistenza alienata, ad una vita fatta di rovine.
Così gli eroi di Abe si “inscatolano”, indossano una scatola di cartone e da lì osservano il mondo circostante, in un abisso di solitudine e miseria.
Anche l’entomologo della “donna di sabbia” non è differente; anche lui, volente o nolente, vive in una gabbia. Ma sa che al di fuori, oltre il muro di sabbia, la gabbia che si è costruito, che gli hanno costruito, non sarà facile da eliminare.
Le mura delle prigioni mentali sono le più difficili da buttare giù.

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