Reboot/remake/sequel chiamatelo come vi pare, perché qui si segue sfacciatamente un bel binario prestabilito, poco male se sorretto da un sottilissimo filo di lana, purché peró faccia felici i feticisti del brand e non fosse per un paio di momenti prevedibili, ma efficaci, ci troveremmo di fronte ad un tonfo clamoroso.