Il film parte bene, la trama thriller è intrigante, Darín (chettelodicoaffare) è bravo, ma la sensazione generale è quella di aver mangiato pan bagnato.
Non che la tensione scemi, anzi, ma è la trama ad avere -a conti fatti- poco appeal. Ci sono almeno un paio di passaggi che suonano un po’ puerili, rovinando l’atmosfera generale.
Certo è che il cinema ispano-argentino (vedi anche Truman di Cesc Gay, il primo titolo che mi viene in mente su due piedi), si conferma interessante, sperimentatore di generi… Osa, ecco, seppur con timidezza.