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Rock of Ages / 20126.1145 voti

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Let’s Rock!

di
VOTO:
8

Musical corale per la regia di Adam Shankman, che ritorna al musical dopo “Hairspray” (2007), la cui immagine di John Travolta grasso e vestito da donna ha accompagnato i miei incubi; il fatto che Shankman oltre a regista sia anche ballerino e coreografo è utile ai fini dei numeri musicali, qui curati e ben fatti, con attori principali e comparse che contribuiscono a creare delle sorte di quadri viventi ancheggianti e rockeggianti che per lo spettatore risultano carini ed entusiasmanti. Sceneggiatura di Justin Theroux, che ha sceneggiato anche il sottovalutato “Tropic Thunder” (2008), è un canovaccio tipicamente da musical, cioè formato da varie tappe che mostrano l’evoluzione dei personaggi, come succede ad esempio nell’ highlander “Grease” (1978) o nel più recente “Mamma mia” (2008), il musical che ha incassato di più della storia del cinema, mica pizza e fichi: i personaggi hanno un carattere basic e lo implementano e lo evolvono con le esperienze fatte all’interno della storia. In questo caso Theroux e gli altri sceneggiatori creano una trama fluida e snella, contribuendo con battute, gag e situazioni surreali a divertire lo spettatore, che si ritrova immerso in un mondo di locali, grande musica e donnine (come minimo) allegre. Come già detto il cast è molto nutrito e vede la presenza di Diego Boneta e Julianne Hough, giovani e freschi protagonisti con esperienze musicali, circondati da uno stuolo di personaggi secondari. Oltre alla divertente coppia Alec Baldwin e Russel Brand, gestori del locale, spiccano un Paul Giamatti viscido e baffuto e una Malin Ackerman sexy e profonda. Menzione d’onore per Catherine Zeta-Jones, il cui ultimo film degno di tale nome è “The Terminal” (2004), nel ruolo della bigotta e scassapalle moglie del sindaco determinata a far chiudere il locale e scacciare la satanica musica rock da Los Angeles, e Tom Cruise, meraviglioso e divertentissimo nei panni del rocker Stacee Jaxx, alcolizzato, drogato, sessuomane, decadente e scimmia-munito (mica male). Essendo un classe ’62 dovrebbe forse iniziare a concentrarsi più su personaggi non eroici e abbatti-palazzi alla “Mission Impossible” ma a piccole caricature, come ha fatto in maniera più che buona in “Magnolia” (1999) “Collateral” (2004) e “Tropic Thunder” (2008). Nel complesso un buon film.

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