NientePopcorn

C’era una volta a... Hollywood / 20197.3467 voti

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Tarantino fa BOOOM!

di
VOTO:
7

Avete presente il lanciafiamme di Rick Dalton?
Ebbene Tarantino ci è arrivato addosso così: dopo qualche commento schifato di amici finalmente riesco ad andare a vederlo e… appena uscito ho tirato le orecchie ai miei amici, “Tarantino non è per tutti! Non fate i critici se certi aspetti non li guardate nemmeno!”
Prima di tutto, queste recensioni che etichettano questo film come il suo peggiore, sono a dirsi soggettive: ok, è diverso, ma c’è molto più di ció che serviva!
Inutile discutere questi dettagli, peró ammetto che la durata per qualche verso puó penalizzare un film, anche se in questo caso penso proprio per niente!
Tarantino ha creato un suo stile in tutti questi anni e l’ha evoluto, l’ingrediente di cui non ha mai fatto a meno non è la violenza o il sangue, anche se si pensa subito a quella, ma è la citazione, l’elogio al cinema, la storia nella storia. Questo è il suo grande merito: è cresciuto e ha saputo mantenere questo alto livello, dando tinte nuove a storie apparentemente comuni.
Prendiamo questa di Sharon Tate: tutto si stravolge, ma perché? Perché Tarantino loda e beffeggia quei cult degli anni 60, ridicolizza la Hollywood e la sua spirale di fama, ed essendo tutta una farsa, altrettanto in farsa finisce. Ma sempre col suo stile!
La regia, i personaggi, le ambientazioni, la fotografia, le musiche, i colori: è tutto un grandissimo lavoro e ben riuscito.
Mi sono dovuto scrivere le scene che mi hanno colpito per non dimenticarle: dall’inizio, in cui ci presenta Dalton e la sua fidata controfigura Cliff, (credo che Brad Pitt sia stata la migliore performance di questo film!), le descrizioni degli eventi e le sue dinamiche e le presentazioni dei personaggi: per un attimo mi sono ricordato di “Jackie Brown!”.
Cliff che beffeggia Bruce Lee ridendo su un mito. Il piano sequenza dell’incontro sul set con una bambina che legge un libro (non a caso) di Walt Disney, lo scatto d’ira di Dalton quando dimentica le battute. La scena in cui Cliff accompagna Pussycat (vi ricordate la macchina di Kill Bill?) al ranch della famiglia di Manson e tenta di andare a trovare George… non siete stato col fiato sospeso?
Momenti semplici all’occhio nudo ma memorabili.
Piccole sequenze come l’accendersi delle luci a neon delle insegne, o le ragazze hippie che attraversano la strada mentre canticchiano: queste sono scene nitidamente rievocate dagli anni 60 in una perfetta e minuziosa ricostruzione!
Che dire: tutti aspettavano la violenza e alla fine….? Sarete accontentati?!
A me gli ultimi 10minuti hanno proprio fatto ridere e godere.
Per questo credo che Tarantino accontenti tutti perchè ci ha messo davvero tanto, tutto, in questo film.
Grandioso Brad Pitt, il personaggio che ho preferito. Di Caprio invece l’ho trovato troppo sopra le righe, un po’ come in “Wolf Of Wall Street”.
Notare la piccola scena dopo i titoli di coda. 20 secondi pieni delll’isteria del cinema!
Un bell’applauso, Quentin.
Anche se il mio preferito resta Kill Bill vol.1 ti meriti un bel 7,5.

E comunque se dovete vedere un film e perdervi le migliori sfumature, forse siete più tipi da cinepanettone!

Questa recensione ha 6 commenti

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