NientePopcorn

Nella tana dei lupi / 20186.437 voti

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Godibile

di
VOTO:
6

Nell’insieme il film non è male: le scene d’azione sono buone, non male anche il gigante Pablo Schreiber “Merrimen”, interpretazione buona secondo me, 50cent non so perché non torna a fare le canzoni dato che non è in grado di recitare, stessa faccia sia che sia triste,felice,impaurito o arrabbiato, pare Raoul Bova, però vabbè; Gerard Butler parecchio invecchiato e ingrassato forse per entrare meglio nella parte del poliziotto vecchio stampo che fuma, beve, evita le formalità e i protocolli imposti dalla legge e ti spara sul posto anziché ammanettarti e arrestarti.
C’è una sorta di ribaltamento dei ruoli, poliziotti cattivi e criminali buoni, in un certo senso.
Detto questo ci sono dei buchi
di sceneggiatura enormi, tipo il fatto che i banditi erano ex militari delle forze speciali e non si capisce bene perché siano passati al lato oscuro nonostante “Big Nick”(Gerard Butler) se lo domandi, il divorzio sempre tra il poliziotto e la moglie che non si sa come va a finire, sembra quasi che non sapessero come completare la sceneggiatura scarna e quindi abbiano optato per allungare il brodo aggiungendo elementi a casaccio. Il finale, a mio avviso, mezzo copiato a Heat di Micheal Mann, per cui, alla resa dei conti, si intuisce una sorta di rispetto reciproco tra il criminale e lo sbirro. Anche le ultime parole che Pablo Schreiber dice a Gerard Butler sono quasi le stesse di quelle che Robert De Niro dice a Al Pacino, o comunque il succo è quello. Un film tranquillo senza troppe pretese, muscoli e pallottole.
Per finire, agli amanti del genere rapine consiglio: ovviamente Heat, The town e Inside Man.

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