Tutto quel che può rendere inquietante un giocattolo o un oggetto inanimato, qui c’è: dagli occhi di vetro perennemente sbarrati del Bianconiglio, al viso cristallizzato delle bambole di porcellana, all’accozzaglia di elementi anatomici che compongono i piccoli mostri che imprigionano Alice, ogni dettaglio concorre a creare e ad incrementare l’atmosfera disturbante del racconto.
Il finale, oscuro, è pesante come una pietra tombale.