Temevo un film di parte,”cattolico” integralista e incline al miracolo facile.
Mi sono trovata invece a vedere un film autentico, laico, che mostra il “backstage” dell’industria del miracolo.
Ed eccoli lì i cattolici che hanno scordato il messaggio più autenticamente cristiano, che vivono invidie, gelosie, cedono al consumismo dei gadget religiosi..
La protagonista non suscita pena..una donna dignitosa.. che esce sicuramente cambiata dopo quel viaggio.. e questo, in buona sostanza, è il vero miracolo.
Sarebbe piaciuto a H.Boll, quello di “opinioni di un clown”.