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La leggenda del pianista sull'oceano / 19988.1741 voti

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un film molto emozionante

di
VOTO:
9

La leggenda del pianista sull’oceano è un film di Giuseppe Tornatore uscito nel 1998.
Il film è tratto da uno splendido monologo di Alessandro Baricco che parla di un pianista che visse tutta la sua vita su una nave e che non ebbe mai un’identità perché nacque sulla nave e ci restò per sempre, senza che il mondo sapesse della sua esistenza.
Ovviamente aveva conosciuto molte persone su quella nave ospedaliera (che si chiamava “Virginian”), ma era estraneo al resto del mondo.
Raccontare la storia è fondamentale per poter commentare questo film: in ogni singolo fotogramma si provano tante emozioni e sensazioni proprio perché la storia è molto toccante.
Tutta la storia è osservata da uno sguardo esterno che è quello di Max Tooney (interpretato da Pruitt Taylor Vince), egli vede il suo amico Novecento (curiosa è la storia legata al suo nome) saltare in aria.
Novecento è un personaggio molto importante che spesso ci invita a riflettere su alcune cose soprattutto nella scena del monologo che enuncia prima di esplodere insieme alla sua nave (Tim Roth recita in modo impeccabile).
L’uomo vive senza una meta e senza sapere come comportarsi in un mondo così gigantesco da sembrare infinito, è questo un po’ il senso della storia.
Certo in questi termini è tutto un po’ riduttivo perché nel film vengono toccati molti argomenti profondi: però le scene sono girate e montaggiate così bene da far immedesimare lo spettatore e probabilmente anche emozionandolo.
Non mancano certamente scene spettacolari (cene sono un paio molto belle come quella in cui Novecento non riesce a regalare il suo disco alla ragazza di cui si era invaghito e anche quella dove viene raccontato il duello a pianoforte tra lui e Jelly Roll Morton).
Quindi il film è ben fatto e si consiglia assolutamente la visione e anche la revisione (è un film molto bello quindi in un certo senso è anche difficile visionarlo una sola volta).
In tutto questo è stato tralasciato un elemento fondamentale nella storia e nel film:la musica.
Fondamentalmente la musica in questo film rappresenta un elemento sublime che permette di esprimere sentimenti e di far emozionare. Principalmente per due motivi: il primo è che Novecento, nonostante nessuno pensi a lui nel mondo terreno, esiste e suona in modo sensazionale, il secondo motivo è che Ennio Morricone è un’artista straordinario e per tutto il tempo ci “accompagna” con la sua musica che conferisce un alto valore all’intera opera.
Questo è uno dei film più riusciti di Giuseppe Tornatore e una delle migliori recitazioni di Tim Roth, oltre ovviamente ad un sempre straordinario Ennio Morricone fa sempre delle colonne sonore commoventi e sincere.

Questa recensione ha 11 commenti

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