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Into the Woods / 20146.2213 voti

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L’incoerente allegoria di Marshall

di
VOTO:
5

Trasposizione cinematografica dello spettacolo broadwaiano ”Into The Woods” di Stephen Sondheim, che intesse le trame di varie fiabe dei fratelli Grimm, incentrandosi sulla natura dei loro personaggi, proiettati negli impervi e selvaggi sentieri di un bosco, metafora di scoperta ed analisi del proprio io.
Marshall, però, nell’adattare per il grande schermo questa commedia musicale, indugia troppo sul sentiero già battuto dalle novelle, abituando lo spettatore ad una sorta di classicismo ormai superato da altre pellicole Disney ( come Maleficent ), ma che per le loro peculiarità di fiaba, attraggono, ed incantano, per poi effettuare, a quasi più della metà della durata della pellicola, un rapido cambio di rotta, che più che sorprendere, strania.
Lo smarrimento che coglie lo spettatore non è tanto dovuto all’evoluzione dei personaggi, ma alla subitaneità con la quale compiono tale percorso, ossia la netta e non sfumata trasformazione che poi porta anche a mutare l’involucro immaginario del film.
Più che altro appare un espediente per sbalordire, e non una marcata ed attenta scelta di non seguirne le fiabesche tracce. Un peccato, considerando che si prefigurava come discreta commedia musicale ( sempre a mio avviso ), senza alcuna pretesa di eccellere in tale genere.

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