Terzo film tratto dai romanzi di Dan Brown con protagonista Robert Langdon.
Stavolta è passato un pò più di tempo dalla lettura del libro e quindi sono un pò meno critico rispetto all’adattamento cinematografico. In linea di massima corrisponde abbastanza anche se, guardando su Wikipedia, mi sono accorto di numerose “licenze” che Ron Howard e soci si sono presi.
Il prologo vede una persona inseguita da tre uomini per le vie di Firenze che si rifugia su un campanile e vistosi perduto si getta nel vuoto; si scopre in seguito che l’uomo è Bertrand Zobrist (Ben Foster) un miliardario eccentrico che è enormemente preoccupato (scusate l’eufemismo) del sovrappopolamento mondiale.
Poi l’azione si sposta su Robert Langdon (Tom Hanks) che troviamo in un letto d’ospedale ferito e confuso (ha perso la memoria degli ultimi giorni) con una donna che cerca di ucciderlo. Riesce a scamparla grazie all’aiuto della dottoressa Sienna Brooks (Felicity Jones) che lo porterà a casa sua per proteggerlo.
Inizio un pò confuso con le visioni di Langdon che si sovrappongono all’azione; per chi ha letto il libro è facile seguire il film, con l’azione che parte da Firenze per passare da Venezia ed arrivare a Istanbul. Mistero e azione con i soliti enigmi e fantastiche location che caratterizzano i romanzi di Dan Brown con una rischiosa caccia al tesoro (o all’indizio) che si snoda per le vie della città di Firenze che è uno dei protagonisti del film.
Nel resto del cast da citare Omar Sy (Quasi amici) nei panni di Bouchard, uno dei membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che insegue Langdon.