Una pellicola estremamente ben fatta. Onesta, sincera e sopratutto attinente a quello che, molto probabilmente, era la vera persona di Andreotti.
Ottimo anche il regista che ha saputo valorizzare l’intimità del protagonista; una intimità che lo ha sicuramente influenzato in un periodo molto molto buio della politica italiana.
Ma è giusto anche ribadire che le battute sull’immortalità di Andreotti, non fanno più ridere dal 1643.