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Fino all'ultimo respiro / 19607.8222 voti

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Qu’est-ce que c’est ‘dégueulasse’?

di
VOTO:
8

Una Parigi molto jazzy, un Belmondo bogartiano in ogni posa e vezzo, una Seberg semplicemente meravigliosa col suo taglio sbarazzino; il magico primo colpo di Godard getta le basi della Nouvelle Vague, con la sua estetica intrisa di carrellate e deliziosi capricci di regia, dialoghi intervallati da flusso di coscienza, tagliati e ricuciti con un montaggio che lascia attoniti per la totale libertà narrativa (un personaggio sta parlando in piedi davanti allo specchio, un battito di ciglia e lo trovi a completare il suo discorso sdraiato a letto). La lunga sequenza dentro la camera d’albergo è una antologia di inquadrature, dialoghi poetici pervasi da un sottile, raffinato erotismo. Rimane particolarmente impressa anche la scena finale, con la Seberg che imita il gesto bogartiano di passare il pollice sulle labbra, usato spesso dall’amante morente, e con inaudita freddezza afferma “che cosa è disgustoso?”, distruggendo in due secondi il “codice d’onore” che il cinema ha sempre voluto legare, spesso con toni melodrammatici e moralistici, alle grandi storie d’amore.

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