C’è qualcosa che non mi ha convinto del tutto in questo Dogman. Diciamo che non mi è arrivato al cuore; mi è sembrato un ripescare un po’ automatico ai serbatoi di quell’ umanità da periferia sporca già compiutamente esplorati in Gomorra e Reality. La prova di Marcello Fonte, elogiata qua e là, mi è sembrata davvero troppo elementare per portarsi in spalla il film, mentre l’antagonista Edoardo Pesce è perfetto nella sua brutalità ottusa.