NientePopcorn

Crudelia / 20216.7139 voti

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Solita Disney che ha paura dei villain

di
VOTO:
6

Come depotenziare il mito oscuro e viscerale di Crudelia De Mon (O De Vil se si preferisce la versione originale), trasformandolo nella solita origin story tragica/melodrammatica di una reietta che poverina, non era cattiva, non scuoia più i cagnetti per una qualche forma di psicosi irrisolta e non diagnosticata, no, è solo un’orfanella non amata e non supportata da un’amorevole famigliola felice.
Ma veramente fanno? L’ossessione per il family friendly alla spot del Mulino Bianco e per il politically correct ha ormai raggiunto vette inaspettate e destabilizzanti nelle menti (contorte, c’è da dirlo) di chi lavora agli Studios; Cruella qui non è niente di meno che una ragazza intelligente e talentuosa ma ahimè, una specie di indomabile bipolare (grande banalizzazione dei disturbi di questa categoria) che oltretutto ha ereditato il lato oscuro (che idiozia) dalla madre biologica che qui diventa la vera villain perché sia mai che la storia sia “come Cruella divenne il mostro sadico e detestabile che tutti conosciamo”.
Graficamente è uno spettacolo, costumi superbi, scenografie pure, ma questo mix di ri-scrittura che non turbi le associazioni americane dei genitori e de Il diavolo veste Prada non mi ha catturata, occasione sprecata.
E lancia colpevolmente la moda dei “biopic” sui cattivi Disney rivisitati, povera me.
Bravissimi gli attori, soprattutto le due donne di spicco.

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