Un film che puntava al 9, per garbo, delicatezza e simpatia.
Un “classico” impiegato statale, tra un quotidiano e un caffè, viene rilocato in una nuova sede, fuori zona, con l’assurda pretesa che si lavori.
Film non divertente, ma piacevole, se non fosse per l’immancabile (e ci sta) lieto fine, troppo esagerato.